mercoledì 25 maggio 2011

Lo troveremo sì il nostro bacio

Lo troveremo, sì
il nostro bacio.
Sarà su di un letto di nubi,
di cristalli o di braci?
Sarà
fra un minuto,
o domani,
o nel secolo futuro,
o proprio all'estrema soglia dei mai?
Vivi, morti? Lo sai?
Con la tua carne e la mia,
con il mio nome ed il tuo?
O forse dovrà essere con altre labbra,
con altri nomi
e dopo secoli,
ciò che oggi vuole essere,
qui, sin da ora?
Non lo sappiamo.
Sappiamo che sarà.
Che in qualche cosa, sì, e in qualcuno
si dovrà realizzare
questo amore inventato
senza terra nè data
dove posarsi ora:
il grande amore sospeso.
E che forse, dietro
cortine di anni,
un bacio sotto cieli
che mai abbiamo visto,
sarà, senza che lo sappia
chi crederà di darlo,
trasceso alla sua gloria,
il compimento, infine,
di quel bacio impaziente
che ti vedo aspettare,
palpitante sulle labbra.
Oggi
il nostro bacio, il suo letto,
stanno nella fede soltanto.

(Pedro Salinas)



René Magritte - Gli amanti. New York, R. S. Zeisler collection
da www.tuttomagritte.altervista.org
Salinas è un poeta che adoro molto. Mi piace perchè nelle sue poesie l'amore è una ricerca di comunicazione in un dialogo sempre introspettivo e riflessivo alla ricerca della verità e del senso anche quando tutto appare irraggiungibile ed impossibile. In questa poesia dove tutto sembra sospeso, inventato... alla fine brilla la fiducia e la speranza.


Il bacio di Magritte è proprio, secondo me, l'associazione visiva che dà immagine a questi versi. I due amanti si scambiano un bacio coperti da un panno. Ad una prima impressione sembra che esso sia segno della impossibilità di comunicare o persino di amare, in un'atmosfera quasi drammatica ed angosciante. Ma è un'espressione surrealista, ciò significa che vi è il sogno ed il mistero. Anche qui i due sono sospesi, come se si fossero allontanati dal mondo nel momento in cui si scambiano il loro bacio appassionato.
E allora non è la negazione del gesto, anzi, è il trovare il senso profondo del bacio. L'artista esprime che c'è qualcosa che va oltre il linguaggio del corpo, mi dice che in un bacio c'è qualcosa di invisibile nel visibile.
E di visibile nell'invisibile.
...

8 commenti:

Seguace di Gesù ha detto...

Ciao Rita! Piacere! Anche a me piace molto Pedro Salinas. Grazie della vista al mio blog. Un carissimo saluto!

giglio ha detto...

Ciao, eccomi qui! mi sono iscritta al tuo blog che mi piace molto.
Ti ringrazio ancora per la visita e il commento.
Buona giornata!
Anna

NATAKARLA ha detto...

Ciao Rita.
Secondo me qui l'amore sembra trascendere dal tempo. Due persone che si amano, legate da un sentimento che andrà oltre oggi, oltre gli anni, i secoli. Se nulla si crea nè si distrugge, ci sarà un tempo in cui potranno ritrovarsi. Si riconosceranno e saranno - forse - allora liberi di amarsi, e trovare quel bacio.

Rita Baccaro ha detto...

Certo, sono d’accordo, appartiene molto a Salinas questo senso della trascendenza del tempo e dello spazio quando si parla d’amore. Il senso dell’OLTRE…

“Non nell’immagine, non nel nome, non nelle tue parole, né nella tua anima ti cerco. Ma più indietro, oltre ti cerco”.

Ed anche in “Ieri ti ho baciato sulle labbra”, ci sono i bellissimi versi
“Il tempo dopo averti baciato non valeva più nulla ormai…. E dura questo bacio più del silenzio, della luce, perché io non bacio ora né una carne né una bocca, che scappa, che mi sfugge,no.
Ti sto baciando più lontano.”

Oppure
“Non m’importa che non ti abbia. Non m’importa che non ti veda….”

tutti questi aspetti ben si legano alla concezione dell’amore di questo poeta: sentimento fragile e sublime, profondo e consapevole anelito. Questo suo porlo OLTRE i nostri sensi del limite rende l'amore infinito e libero, ma lui lascia ad ognuno la speranza di poter approdare a qualcosa che sembra irraggiungibile e troppo perfetto. Visibile ed invisibile.

Come ho detto adoro Salinas e tornerò a postare le sue splendide poesie.
Grazie CArla

gabe ha detto...

conoscevo alcune poesie di Salinas,ma non questa,grazie di avermi dato la possibilità di leggerla,graziella

Krilù ha detto...

Ciao Rita. Grazie perché visitando il mio blog mi hai fornito l'occasione di conoscere il tuo.
Ho trovato qui uno scrigno che trabocca di belle parole e belle immagini, due fra le cose che amo di più.
Perciò, a presto.

Unknown ha detto...

Quest'immagine esprime il desiderio ed anche la paura al tempo stesso...quel sottile spazio temporale che accresce l'attesa...volerlo e nello stesso momento rifuggirlo...io ci vedo questo...
si sà ognuno ci vede il suo ..sereno giorno Rita..
Dandelìon

Rita Baccaro ha detto...

Sì, ognuno ci vede il suo. Quando ci si pone davanti ad un'opera d'arte non è solo un chiedersi cosa essa significhi, cosa vuol dire o trasmettere l'autore, pensare all'epoca in cui ha vissuto e cosa può aver influensato tale creazione, ... ma anche e soprattutto farsi da quell'opera interrogare. E' l'opera d'arte che mi chiede cosa penso, nell'epoca in cui vivo e tenedo conto delle mie esperienze, solo io posso rispondere! Rispettare l'autore è un principio fondamentale, ma un'opera che si rispetti deve essere capace di porre domande!
Questo è il mio pensiero, ecco perchè anche la risposta che tu, dandelion hai dato è vera, la condivido e la tua esperienza è un gran contributo per me e per questo blog.