mercoledì 19 ottobre 2011

L'arte di amare

Non conviene,
credimi, accelerare il gaudio estremo,
ma lentamente devi ritardarlo
con raffinato indugio. E quando il luogo
tu scoprirai su cui goda carezze
più che altrove da te, vano pudore
non freni le tue magiche carezze.

(Ovidio, da Ars amatoria)




  
  L'Arte di amare di Ovidio è un capolavoro della letteratura latina. Il poema, diviso in tre libri, è un insieme di suggerimenti e consigli pratici sull’amore, un poetico manuale sull’arte della conquista amorosa, della seduzione e sul mantenimento a lungo nel tempo del rapporto di coppia. I primi due libri sono destinati agli uomini,  l’ultimo alle donne, affinchè possano confrontarsi sul campo ad armi pari. E questa è un'idea decisamente moderna per l'epoca, dove la donna di solito aveva un'inferiore considerazione.
   
   Per Ovidio l’amore non è limitato al mondo dei poeti, ma è un’arte che tutti possono e dovono imparare. Per cui, in qualità di praeceptor amoris, egli elargisce una serie di indicazioni e strategie, che vanno dalla cura dell’aspetto, che deve essere sempre curato e naturale all’evitare i litigi, dal puntare sempre sull’intelligenza ed un’ottima conversazione per gli uomini al saper danzare, cantare, essere allegre e farsi desiderare per le donne, dalla tattica del fare tutto ciò che l’amante vuole al saper scegliere i doni con cura, dal riempire di complimenti facendo passare per pregi anche i difetti al tollerare i tradimenti.
Conclude,  infine,  la sua opera, sottolineando che l’amore non sia una scienza esatta e che se è vero che non esista donna capace di resistere all'Ars amatoria, è anche vero che ogni donna va conquistata con un metodo diverso che tenga conto del contesto, delle abitudini e del suo personale carattere.
   
   Nel poema ci sono anche una serie di riferimenti espliciti all’amore fisico e al tema della sessualità e per tali contenuti erotici, ritenuti spregiudicati e licenziosi, Ovidio fu condannato all’esilio.
   Nell'Arte di amare si celebra la seduzione e contemporaneamente la sensualità.
L’amore fisico è un insieme di audacia e prudenza, è fatto di gesti, movimenti, implica una convergenza nel reciproco dare e ricevere piacere. Entrambi, uomo e donna, devono partecipare ex aequo. 
   
   Il culmine dell'Ars amatoria è la trasmissione del piacere da un corpo all'altro. 
   Nei versi di questa citazione Ovidio canta l'indugio, come scelta erotica di generosità ed attenzione premurosa al raggiungimento del piacere dell'altro. L'eros qui è tatto, è fatto di carezze, di contatto, di conoscenza, di intimità, di incontro fra le mani e il corpo come promessa di un godimento più ampio ed intenso.

  Non sembrano passati oltre duemila anni, i versi di Ovidio nell’Arte di amare sono davvero senza tempo.


26 commenti:

Tomaso ha detto...

Tante volte uno sguardo dice tante cose...
Amare una porola tanti modi!!!
Tomaso

Fabrizia Spinelli ha detto...

Bellissima questa citazione di Ovidio sull'amore!
passa a dare un'occhiata al mio blog, e se ti piace seguimi, mi farebbe davvero piacere!

Cosa mi metto???

Rosa ha detto...

ciao Rita, si era molto avanti Ovidio... dicono che la caratteristica dei geni sia quella di fornire idee ai cretini che verranno dopo.)
Interessantissimo post complimenti,vai a scegliere sempre argomenti particolari e attuali, strano che abbia menzionato le istruzioni anche per le donne infatti,considerando i tempi, ha pagato di suo poi... sapeva che questa arte riguarda tutti e 2 per una buona intesa.
Bellissima la poesia, riesce ad esprimere poeticamente e sensualmnte argomenti non facili , quel "credimi" e' molto moderna come espressione, secondo me, attualissima... ciao grazie buona serata rosa a presto:)

Guard. del Faro ha detto...

Credo anch'io che Ovidio vada considerato un precursore dei tempi, perché attribuisce grande importanza alla donna, intesa sia come compagna di vita che d'alcova.
E' interessante notare che egli non scrisse soltanto testi per migliorare l'attività sessuale e favorire così i legami di coppia, ma fu pure uno dei primissimi divorzisti della storia, perché scrisse pure trattati su separarsi, dispensando suggerimenti astutissimi (direi diablici) sul modo di scoraggiare il partner e farsi lasciare ^_^

Anonimo ha detto...

caspita che belle le parole di Ovidio !
sono incredibilmente attuali, stupefacente.
Il tema trattato sul blog è molto interessante e il tuo modo di scrivere è sempre molto piacevole.
Complimenti e grazie per la chicca !

Soffio ha detto...

Bella ma anche inquietante perché ci interroga ed é sempre scomodo

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

..mmmm...sono ignorante in materia.Io amo ed ho amato a modo mio senza leggere Ovidio od altri luminari.
Mi sa che non ho imparato proprio tutto in amore...ed allora, perchè non leggerlo ora!?
...mi hai tentata Rita. ciaoooo

Elisena Migiani ha detto...

Non conviene,
credimi, accelerare il gaudio estremo,
ma lentamente devi ritardarlo
perchè "L'eros è tatto, è fatto di carezze, di contatto, di conoscenza, di intimità, di incontro fra le mani e il corpo come promessa di un godimento più ampio ed intenso".
La strofa iniziale della poesia, Rita ed il tuo pensiero finale contemplano un uomo che deve aver saputo amare.
Scrivere versi così all'epoca sua era veramante esser "avanti" rispetto ai tempi.
Ovidio ha amato ed ha pagata cara la sua verità d'amore, ma l'amore (per me) vince sopra ogni altra cosa e non ha prezzo!
Ottimo post Rita!
Un abbraccioso affettuoso!
Elisena

Sandra M. ha detto...

La prof di latino sorvolava ...poche succinte parole e qualche imbarazzo alle domande precise di chi era ( per ricchezza culturale di famiglia)più informato. Alti tempi. E ben altri quelli di
Ovidio che, duemila anni fa, già svelava i segreti dell'animo femminile!
Devo cercare una buona traduzione e approfondire.
BUON COMPLEANNO RITA!!!!

Unknown ha detto...

Non conoscevo il tuo blog ma ora che l'ho scoperto,mi iscrivo volentieri..e' carinissimo e mi piace davvero!!!!Se vuoi dare un'occhiata al mio spazio,le porte sono aperte: qui!

Ambra ha detto...

Non solo Ovidio, come tutti i grandi, è ancora oggi più che mai un autore da leggere e meditare, ma davvero un precursore per i suoi tempi, capace di cogliere l'essenza dell'amore, mentre lunghi secoli bui lo hanno trasformato in qualcosa di vergognoso e peccaminoso.

Anonimo ha detto...

Rimango sempre estasiato quando leggo questi "geni": stiamo parlando di piu' di duemila anni e sembra così attuale, incredibile.
L'arte d'amare credo sia soggettiva e dipende dai casi, certe "regole" però sono fondamentali.

Baci

Teo Dor ha detto...

Sai cosa pensavo, Rita, ...mentre leggevo il citato di Ovidio, pensavo che, anche se tanto vecchi, (nella storia della umanita ma lo stesso nella nostra storia personale) i nostri gesti intimi diventano ogni volta nuovissimi....come se fossero, sempre e sempre, altri ed altri...il lentamente del gesto di oggi deve trasferirsi lentamente nei gesti futuri....
Di nuovo mi hai arricchito, grazie!
Un bacio!

Gianna ha detto...

Auguriiiii!
Buon compleanno, Rita!

Rosa ha detto...

ciao auguri, a presto rosa buona giornata.)rosa

Gianna ha detto...

I versi di Ovidio sono attualissimi!

Adriano Maini ha detto...

Oh, sì! In più, quale splendida raffinatezza di immagini, dense di erudizione, tradotta in magnifici, nitidi versi.

Lisa ha detto...

Indugiare. Con infinita pazienza, centellinare.
Con un maestro così, un uomo può diventare il diavolo.

P.S.: Vedo che c'è un compleanno... tanti auguri!

Pupottina ha detto...

è vero!
è più attuale lui di molti altri autori...
l'amore ha sempre fatto parte della natura umana e va inteso anche fisicamente... il fatto che egli desse maggiore importanza anche all'eros femminile è importante e controcorrente per l'epoca... mi è venuta voglia di rileggerlo... e non solo i passi scelti letti a scuola e all'università, ma tutto per intero... chissà se ce l'ho in casa da qualche parte questo libro... spero con testo a fronte altrimenti chi si mette a tradurre dal latino a quest'età? O_O
Ovidio mi piaceva anche nelle metamorfosi ... ma ho rari ricordi... sicuramente il suo conventrarsi molto sull'amore è uno degli aspetti che più me lo hanno reso gradito anche in passato...

Valentina ha detto...

Tesoro complimenti perchè come sempre riesci a scrivere dei post che sono perfetti..ma sono passata per farti i più sinceri auguri di buon compleanno, proprio dal cuore. Tantissimi auguri a una persona speciale..e passa una bellissima giornata che oggi è la tua festa e tu ne sei la regina.. Un bacio grandissimo, auguri..ti voglio bene

Guard. del Faro ha detto...

Tanti auguri Rita e, se hai tempo. dai un'occhiatina qui:
http://langolo-del-sorriso.blogspot.com/

Pupottina ha detto...

ciao Rita
buongiorno!!!! lo sai che da Rosa Pink nel titolo " .. e citazioni" avevo letto come se ci fossi anche tu con il tuo "e-citazioni" ... eheheh leggevo uguale come se fosse un post fatto in collaborazione ma poi non ti ritrovavo nelle varie citazioni ehehehe ;-) e non ci capivo niente...

Lorenzo ha detto...

Ovidio la sapeva lunga.
Inizio così questo commento non come una frase fatta, ma per mettere in evidenza che la saggezza degli antichi era di gran lunga superiore alla nostra.
Parlo di saggezza, non di intelligenza o capacità tecnica, cose ben distinte.
Il saggio è colui che sa di non sapere. Permettimi di parafrasare Socrate, che si definiva in questo modo, proprio perchè cosciente di non sapere e di finire mai di imparare.
Ecco cosa ci divide dagli antichi, il credere ormai di sapere tutto, quindi si riflette sul credere di possedere saggezza, addirittura saper amare.
Ma amare non è solo imparare a.., è sentire l'altro, cercare quella complicità unica che racchiuda le nostre esistenze. E' quel cercare l'altra metà che, come disse Platone, ora è separata da noi.
L'eros è il mediatore fra l'uomo e gli dei, quello che ci aiuta in questa ricerca, quello che restituisce alla sessualità (cioè ll'intero)
il suo senso, non solo vicinanza di corpi, ma ricerca di quella pienezza di cui ogni amplesso ne è memoria.
E cosa c'è di più bello che non ritardare quell'amplesso che costituisce l'apice di quell'intero ma che dopo inizierebbe la sua discesa verso una fase di ritorno alla normalità.
Complimenti per questo tuo nuovo post, scritto molto bene con riferimenti appropriati e che mette in evidenza l'essenza dello stare insieme, della vita in comune.
Lorenzo

Francesca Giusti ha detto...

I love this post and also your blog!
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Elio ha detto...

Ottima la citazione, ma molti, anche dopo aver letto Ovido, lo dimenticano velocemente. Oggi come oggi si scambia il sesso per amore, che secondo me è tutta un'altra cosa. Buona serata.

Gabe ha detto...

Ovidio sembra un poeta di oggi,peccato che nessun professore di latino ci abbia mai fatto assaporare quest'opera,solo qualche pudica poesia.Rileggerlo da adulta(con la traduzione a fronte,però!!!)è stato molto piacevole.Grazie di avercelo proposto con la tua solita bravura.un abbraccio