martedì 3 aprile 2012

Fai bei sogni

"Le donne non si conquistano con le corde vocali, ma con gli orecchi. Noi maschi sprechiamo tempo a rintronarle di battute memorabili quando l'unica cosa che ci chiedono è di prestare attenzione ai loro pensieri."



"Le nostre dita si intrecciarono e lei me le strinse. Non esiste momento più bello, all'inizio di una storia, di quando intrecci le dita in quelle dell'altra persona e lei te le stringe. Ti stai affacciando su un mare di possibilità.
Protesi le labbra verso le sue, ma non dovetti compiere l'intero percorso perché me le trovai addosso a metà strada.
Sapevano di bei sogni."



"Scoprivo che l'amore poteva essere un bastone a cui appoggiarsi, ma rimaneva anzitutto una spada per conquistare una nuova potenzialità. Per anni lo avevo vissuto come un acquisto, mentre era la cessione di qualcosa a un'altra persona."



"Ti volevo soltanto dire che non mi manca una donna. Mi manchi tu. Che sei una donna, e che donna. Ma sei qualcosa di più: l'altra metà di me."
                                                                                   (Massimo Gramellini, da  Fai bei sogni )


   Massimo Gramellini è un giornalista noto per la sua capacità di osservare la realtà in modo attento ed ironico. E' uno dei vicedirettori de La Stampa, dove, tra l'altro, da oltre dodici anni cura la quotidiana rubrica cult il Buongiorno in cui commenta in poche righe dense di sagacia il fatto più significativo della giornata. E' uno scrittore: ha pubblicato diversi saggi sulla storia politica italiana e sul Toro, la sua squadra del cuore e due romanzi: L'ultima riga delle favole nel 2010 e Fai bei sogni nelle librerie da un mese.
   Massimo Gramellini è soprattutto un uomo che, con  il suo bagaglio di fragilità, di nevrosi e di perché ha fatto un percorso lungo quarant'anni durante il quale ha saputo guardarsi dentro alla ricerca della consapevolezza di sé. 
   Fai bei sogni non è propriamente un'autobiografia, bensì una storia che ha in comune con la vita dell'autore quella introspettiva ricerca della verità. E' un romanzo (e l'autore ha tenuto a definirlo tale in copertina) intessuto però di fatti realmente accaduti e di emozioni. Si tratta di una storia intensa e commovente, di solitudine e sofferenza, mai mielosa anzi sempre attraversata da ironia. Una storia che ti costringe a guardarti dentro e a farti delle domande. Gramellini ha sentito il  bisogno di raccontarla per condividerla, ma nello stesso tempo l'ha  scritta per sé in un significato di liberazione dai tanti dubbi, travagli interiori e solitudini. 
   
   L'autore ha ripercorso la sua vita dal giorno in cui rimase orfano di madre, realtà alla quale non ha mai saputo darsi vere e proprie risposte. Del resto nessuno di coloro che gli era vicino ha saputo dargliene: nell'idea di preservarlo da un dolore più grande tutti gli hanno sempre nascosto la verità. Quel bambino è cresciuto con l'idea dell'abbondono di un amore, dolore che ha rivissuto in ogni sua successiva esperienza sentimentale, rinnovando sempre la difficoltà di lasciarsi andare ai sentimenti nella paura di perderli e venire lasciato. E' un libro che parla molto d'amore aiutando a distinguere il brusio mutevole delle emozioni dal linguaggio eterno dei sentimenti. 


   Per tutta la vita quel bimbo si è sentito non amato, si è portato dentro una sofferenza mai accettata completamente e questo non gli ha permesso di guarire, di vivere. Ciascuno di noi si porta dentro un dolore che ci rende parte della stessa umanità, e questa fratellanza ci porta alla compassione, ossia alla con-passione, al sentire inseme le sofferenze e le commozioni dell'animo di ognuno. Questo libro ci insegna anche quanto sia doveroso  rivolgersi agli altri sempre con rispetto perchè dobbiamo ricordare che tutti hanno una parte che deve essere protetta anche dalle nostre parole e dal nostro atteggiamento nei loro confronti.



"I se sono il marchio dei falliti! Nella vita si diventa grandi nonostante."


"La paura uccide sempre l'amore."

(Massimo Gramellini, da Fai bei sogni)


   
   Il tema profondo che attraversa il romanzo è la verità e se sia sempre necessario dirla alle persone che amiamo e fino a che punto. La verità destabilizza ma rifiutarla significa rimanere bambini, non crescere. Come Gramellini, anche io sono convinta che un tassello mancante può far cambiare il corso di una vita. La verità richiede coraggio, non sempre è facile affrontarla, figuriamoci dirla o accettarla, a volte è quella più difficile a cui credere.
   L’unica maniera per riuscire a fare pace con se stessi ed evolvere è perdonare. L'eroe che consuma la vendetta non riequilibria ma pone le condizioni di un nuovo dolore. Penso che i ricordi non si possano cancellare o eliminare, si può rimuovere il dolore associato ad essi e farlo con il perdono, che è un dono-per... amore!


"Solo il perdono ti rimette in contatto con l'energia dell'amore."
(Massimo Gramellini, da Fai bei sogni)


René Magritte - Gli amanti (le verità negate) - Australian National Gallery

Per te è sempre doverosa la verità?  
Per quanto dolorosa va sempre rivelata?  Anche in amore? 
Ci possono essere dei confini? e quali?
La verità può far male o fa peggio la menzogna?
Una verità non detta, omessa, è un tradimento?


32 commenti:

L'angolo di raffaella ha detto...

Bellissimo post... bellissimo libro che sto leggendo in questi giorni...
Complimenti!!!
Ritorno più tardi per commentare...
sono di corsaaaaaaaa
Felice giornata

Tomaso ha detto...

Cara Rita hai portato un post molto interessante, una volta era più facile dimostrare il sentimento che avevi dentro di te, oggi quel romanticismo è purtroppo molto raro.
Ciao e buona Pasqua cara amica.
Tomaso

Chiaretta ha detto...

Come sempre mi fai scoprire autori a me sconosciuti, ma degni di nota. Sembra un romanzo duro, ma pieno di amore. E' un discorso difficile quello sulla verità. Le cosiddette bugie bianche non portano conseguenze enormi secondo me, ma le grosse bugie pesano e fanno male, perché poi la verità vien sempre fuori. Quindi preferisco essere sincera nella vita e in amore ^_^

Pino ha detto...

La verità è un atto di rispetto dell'uno verso l'altra sempre ...quasi. A volte la menzogna lo è altrettanto...nel momento in cui non riveli o menti su qualcosa che possa ferire. Certo è che la verità non giustifica il male che facciamo agli altri ma è ciò che è stato fatto ad averne tutto il "merito". Ciao Rita. Buona vita.

Lara ha detto...

Ciao Rita, ti ringrazio per questo tuo bel post. Sapevo di questo libro di Gramellini, ma evidentemente non gli avevo attribuito troppa importanza.
Cambio idea, leggendoti...
Quindi ancora grazie.
Ciao,
Lara

Elisena Migiani ha detto...

Stavolta, Rita, poni dei quesiti veramente complessi. La verità, o meglio è dire quella che è la nostra verità perché essa è soggettiva, vissuta e interpretata singolarmente.....La verità di per se dovrebbe far parte dell'onestà e del rispetto reciproco nell'amore. Mancare di dire all'altro una "nostra" verità può a volte risparmiare un dolore mentre, al contempo, affrontare verità che riguardano entrambi, farlo assieme, può renderci più forti, più complici. Io credo che nella vita la maggior parte di noi conserva in se Verità mai dette ed anche, a volte, mentite e stravolte ma solo e sempre per amore.
La verità, intesa come confessione, è veramente un atto ridicolo che serve solo ad alleggerire l'animo (se parliamo d'un torto) e, magari, a far sentire l'altro in colpa per non averci saputo "proteggere"!
E' un tema veramente vastissimo Rita ma io non credo che una verità non detta sia un tradimento, tradimento lo è di più una verità inventata (quindi forse una bugia)
Il confine? Per me non esiste confine nel rapporto d'amore. Realtà, sogno, fantasia e verità marciano tutte assieme. Le menzogne son ben altro e non le giustifico!
C'è sempre una sottile differenza.
Un bacio Rita, altrimenti rischio di imbrattare tutto il tuo boxino dei commenti lasciandomi andare :)
Serena settimana e Buona Pasqua!
Elisena

Krilù ha detto...

Anche se il suo nome non mi giunge nuovo, fino ad oggi come autore mi era sconosciuto; ora però i brani da te riportati destano il mio interesse, stimolandomi alla lettura di questo romanzo, che andrò a cercare.

Teo Dor ha detto...

Un'altra lezione di vita: le parole di Gramellini, e poi le tue. Ecco: il perdono - energia dell'amore! e tu che dici: "l'unica maniera per riuscire a fare pace con se stessi...e perdonare". In questa settimana santa, queste parole brillano di piu. Grazie Rita!
Un caldo augurio di BUONA PASQUA !!!

Zio Scriba ha detto...

Questi argomenti sono un campo minato, e lo dimostrano i passi che tu citi: si va dall'intelligente acutezza del "saper ascoltare" alla sconcertante banalità dell'"altra metà di me".
Mi pare poi di cogliere la solita mancanza di umorismo e autoironia degli scrittori italiani: un grande autore deve saper essere tragicomico anche nel parlare della morte della madre, o rischia di scadere in patetica melassa (cosa che peraltro fa volare in classifica: quindi ha ragione lui! :D)

Cirano ha detto...

Gramellini....Boatti....Vecchio fra i pochi giornalisti della carta stampata che salverei....

Valentina ha detto...

Ciao Rita, bellissima questa recensione e casca proprio a pennello visto che è da qualche giorno che pensavo di leggere il libro di Gramellini,ora mi hai fatto incuriosire e mi hai dato la conferma che si, lo devo prendere!! E sarà uno di quei romanzi che leggerò tutto d'un fiato!!
E prima di salutarti ti dico SI SI E SI!!! A tutte le tue domande!! Non sempre la verità fa bene, spesso reca dolore, fa male, ma l'onestà e la sincerità, con me, prevalgono su tutto.. Anche in amore, come nell'amicizia e in tutti i rapporti se sono veri.. Meglio una dura verità, o almeno è quello che vorrei sempre ricevere io!! La verità può fare male ma la menzogna da falsità, non si guadagna niente.
Buon pomeriggio amica bellissima e un bacione grande grande!!

L'angolo di raffaella ha detto...

Rieccomi a te...
Si, per me la verità è molto importante e va detta sempre... anche se dolorosa ed in amore... la fiducia è una cosa seria e non va tradita...
Si,è vero che, spesso la verità fa male, ma fa peggio una menzogna ed ancora peggio un tradimento.
A presto

Pupottina ha detto...

ciao Rita
bellissime le citazioni che hai scelto e il commento che ne hai dato, con la tua personale opinione.
parto con il questionario ;-)
Per te è sempre doverosa la verità?
sempre... anche se a volte è meglio non saperla O_O

Per quanto dolorosa va sempre rivelata?
sì, dovrebbe sembre anche se in alcuni casi sarebbe meglio ometterla ...
Anche in amore? in amore si spera che ci sia sempre o meglio che quello che ci viene detto sia l'effettiva verità e non una costruzione fittizia
Ci possono essere dei confini? e quali? domande difficili senza un caso ben preciso o un esempio da fare ... ogni situazione va giudicata ed analizzata così come si presenta
La verità può far male o fa peggio la menzogna? sia la verità che la menzogna hanno l'intensità di un disastroso terremoto... dipende sempre l'argomento, la cosa taciuta o camuffata per verità mentre invece è menzogna
Una verità non detta, omessa, è un tradimento? potrebbe esserlo ... credo che tutti ne abbiano ... quante cose non si dicono per non far male e poi ci si ritorcono contro e assumono i connotati del tradimento, della menzogna, dell'inganno ...

Guard. del Faro ha detto...

Un libro molto interessante, quello di Gramellini, un altro “manuale” ante litteram sulle donne e sul loro mondo interiore.
Per quanto ponderate, derivanti da una riflessione attenta sull’argomento, non tutte le affermazioni di Gramellini mi trovano d’accordo.
"Le donne non si conquistano con le corde vocali, ma con gli orecchi. Noi maschi sprechiamo tempo a rintronarle di battute memorabili quando l'unica cosa che ci chiedono è di prestare attenzione ai loro pensieri."
Quello che ho riportato, ad esempio, è un pensiero controverso, perché molti opinionisti e le stesse rappresentanti del gentil sesso, sostengono che le donne si conquistano tenendole allegre, cioé facendole ridere.
Sia ben chiaro, Gramellini fa una considerazione interessante, dice una cosa giusta, perché è vero che le donne vanno ascoltate, “assecondate” nel loro bisogno di esprimersi, ma ciò, a mio modesto avviso, non assicura che dopo s’innamorino del loro "confessore".
Quello che è condivisibile in pieno è il principio: “la paura che uccide l’amore”, perché realmente è così. I sentimenti non dovrebbero arretrare di fronte a nulla, specialmente l’amore che è forse l’impulso più forte che esista.
Naturalmente, vi sono circostanze in cui esso non può essere libero e franco e se gli amanti arretrano di fronte alle difficoltà potrebbero sciuparlo e alla lunga ucciderlo.
Fra le tante domande contenute nel post ce n'è una molto difficile: "Dire la verità sempre e comunque alla persona amata?"
Non so, io credo che non bisognerebbe dirla quando si commette una trasgressione innocua, veniale, ma quando si viene meno a un principio importante, basilare, uno dei pilastri sul quale poggia la relazione. E queste naturalmente sono valori e gerarchie che variano da coppia a coppia.
Per concludere, devo dire che dalla lettura di questo libro deriva sicuramente un’immagine femminile più chiara, ma comunque avvolta ancora in un alone di mistero, che difficilmente qualcuno riuscirà mai a dissipare.

Lufantasygioie ha detto...

tema scottante,la verità.
Non ho mai letto nulla di questo giornalista...sarà perchè ho poco tempo e cerco di incanalarlo in quello che mi appassiona.
Però il suo romanzo sembra interessante.

Io credo nella verità,sono convinta che si debba sempre dire,a chiunque e in qualsiasi circostanza.
Starà poi a noi,al nostro modo di porci,di relazionarci,ad usare parole più appropriate al caso.
Ma la verità va detta.
La verità va detta in amore,ma soprattutto in salute.
Spesso mi è capitato di sentire che alcune pazienti non sapessero di essere affetti dal cancro.
Tutto questo perchè i figli o i familiari stretti,in questo caso cercando di difenderli,hanno mentito.
Ma mentendo hanno tolto una possibilità ai loro cari di poter vivere al meglio e in piena cocretezza i mesi o il tempo che resta loro.
Non solo ,magari facendo avverare dei piccoli sogni(una crociera,un fine settimana da sogno...),o ricucendo dei rapporti rotti anni addietro,o magari anche solo per eredità e questioni patrimoniali,di successione.
La verità non detta è non solo un tradimento,ma anche un furto,l'ultima occasione persa per......

Baci

Rosa ha detto...

ciao Rita grazie, bella presentazione di un libro molto interessante e anche di un uomo molto sensibile e attento, concordo su molte cose scritte, secondo me la verita' e' sempre doverosa da ambo le parti, ci si sente a posto sereni, fiduciosi, le menzogne prima o poi vengono a galla e rovinano anche quel poco di bello che c'e stato...
le verita' omesse son sempre tradimenti, secondo me, per il semplice fatto che non le diciamo per paura di perdere qualcosa, in questo caso la persona amata, se si ama una persona, tutto gira intorno ad essa, vediamo solo lei... concordo anche sul fatto che le donne non si corteggino con le corde vocali, specie raffreddate.) ma ascoltate e capite, anche se ammetto e' difficile talvolta per i maschietti, ma non per tutti, le mosche bianche esistono.) ciao grazie baci rosa a presto buona giornata.))

Adriano Maini ha detto...

Veramente intensa la frase "Sapevano di bei sogni". E del tutto condivisibili le conclusioni, ricche di afflato umano, del tuo post.

Chiara ha detto...

Io non ho mai letto un suo libro.
Volevo iniziare da "L'ultima riga delle favole". Giuro che sarà il prossimo libro che leggerò.
Dalle tue citazioni, direi che questo secondo promette proprio bene.
Buona serata!

Galadriel ha detto...

Tema scottante la VERITA. Sono una gran sostenitrice della verità qualunque sia , bella, brutta, scomoda, avvilente, ingombrante sempre e comunque LA VERITA'. Tutto il resto sono fanfaluche. Buona serata Rita.

lory ha detto...

è il prossimo libro che acquisterò. Ho visto l'intervista di Gramellini da Fazio e mi ha colpito molto e mi sono ripromessa di prendere il libro, come sempre i tuoi post sono interessantissimi....la verità? non sono sicura che vada sempre rivelata, se deve far soffrire preferisco omettere che dire una bugia...Lory

Anonimo ha detto...

Non è facile rispondere a tutte queste domande, dipende dalle situazioni, nonche' dalla persona che hai davanti.
C'è chi vive così bene con le fette di salame sugli occhi, che se gliele togli è un po' come sferrare un colpo mortale, o che puo' ferire in maniera indelebile, e io sono troppo vigliacca per prendermi delle responsabilita' tanto grandi.
L'unico frangente in cui penso non ce la farei a mentire è in caso di malattia, forse perche' l'esperienza mi ha toccata da vicino da pochissimo tempo, e anche se inizialmente mi ero ripromessa di addolcire un po' la pillola a mia madre su quanto le è accaduto, alla fine non ce l'ho fatta a tacere...e anche se fosse andata peggio, se avesse avuto un cancro...non ci sarei mai riuscita a fingere che andasse tutto bene, avrei voluto che sapesse la verita'...in questi casi credo sia doveroso, pur temendo una reazione di abbattimento totale da parte altrui...

Se invece mi capitasse di scoprire che un'amica viene tradita dal suo compagno, sono certa che ometterei il fatto, pur sentendomi traditrice a mia volta...perche' sì, omettere è un po' tradire la fiducia altrui...
Dony

Sandra M. ha detto...

Allora va proprio letto...
La verità? Sempre. A volte si ritorce contro...ma lo fa anche "il non detto" prima o poi.

Vele Ivy ha detto...

Devo dire che per carattere sono sempre portata a dire la verità, anche se questo spesso mi ha portato problemi. E' difficile trovare dei compromessi quando la realtà è amara, soprattutto per chi è di indole sincera.

Costantino ha detto...

Apprezzo molto Gramellini,que libro lo leggerò!

Maria D'Asaro ha detto...

Cara Rita, sento un'intensa sintonia con la tua sensibilità umana e letteraria. Seguo Gramellini in "Che tempo che fa" e avevo già deciso di comprare questo libro. La tua splendida disamina mi induce a regalarmelo subito per Pasqua. Grazie!

Gigia&Gigio ha detto...

E' un libro che non conoscevo :( grazie.
Miky

Loredana ha detto...

Ciao Rita, anche io sono un pò assente in questo periodo, la primavera mi fa sentire stanchissima fisicamente e mentalmente...e mi ricorda che sono umana!! ;)

Di Massimo Gramellini ho letto L'ultima riga delle favole e, nonostante mi piaccia moltissimo il suo modo di scrivere e la grande ironia ed intelligenza dei suoi articoli, non mi è piaciuto affatto.

L'ho trovato banale, unpò troppo new age , per i mei gusti, considerando che mi era stato vivamente consigliato da mio fratello, mi è anche venuto il dubbio che forse non l'ho capito...ma questo è.

Il romanzo di cui parli sembrerebbe un pò più concreto e sicuramente affrontare le proprie zone d'ombra, anche da parte dello scrittore, ha permesso di ottenere una buona storia, in cui sarà possibile riconoscersi.

Personalmente sono una che ha fatto della verità la propria bandiera, proprio non riesco a trattenermi, se non in rarissimi casi in cui, dicendo la verità, si rasenterebbe la crudeltà.
Per il resto non ho mai inventato storie assurde e meno che mai con i miei figli, le bugie pietose creano solo fantasmi e destabilizzano, più di un dolore reale.

Perdonami per la lungaggine, ma hai scovato proprio un interessante spunto di riflessione.

Buona settimana e buona Pasqua

loredana

Anonimo ha detto...

ehi rita sempre interessantissimi i tuoi post ed io purtroppo arrivo sempre in ritardo!
dopo quello che hanno scritto gli altri - fra cui il nostro caro guardiano - non mi sento di aggiungere altro ;)
ti abbraccio
ciauuu
esmeralda

Melinda ha detto...

Questo è un libro che voglio assolutamente leggere!!!
Io sono per la verità, credo che sia doverosa ed è utile per rispettare chi abbiamo di fronte! Anche in amore, anzi, soprattutto in amore.
Ammetto le bugie su tagli di capelli appena fatti e cose così, ma non su altro.
A volte ometto le cose, per paura di ferire, ma se mi viene posta la domanda non riuscirei a mentire, non fa parte di me! Non ne sono neanche capace! Tanto la verità, prima o poi, viene sempre a galla e allora sarà peggio!

Laura Mint ha detto...

Che bel post!
E' sempre un piacere passare da te!
Mi farebbe piacere se mi seguissi anche tu :)

Tiziano ha detto...

Ciao Rita non conoscevo questo libro, ne avevo vagamente
sentito parlare legendo questi piccoli stralci lo trovo interessante grazie per queste tue bellissime condivisioni,
buona giornata
e buona Pasqua.

vickyart ha detto...

Wow che post interessante! Non conosco l'autore ahime' .. Ho letto un po' i commenti credo di appoggiare in pieno joe black.. Celare delle verita' a fin di bene sono un atto d'amore.. Vivere nella menzogna e' un'altra cosa..