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martedì 21 febbraio 2012

Dichiarazione - Gernhardt


Ho un forte sentimento per te.

Se penso a te,
mi dà una botta.
Se ti sento,
mi dà una scossa.
Se ti vedo,
mi dà una fitta:
ho un forte sentimento per te.

Allora devo passare io a portartelo
o vieni tu a prendertelo?

(Robert Gernhardt)


  Robert Gernhardt (1937 - 2006) è considerato uno dei più grandi poeti tedeschi contemporanei. La sua creatività va ben oltre le poesie non-sense o divertenti, per le quali è famoso soprattutto fuori dal suo paese. Egli è un multi-talento: pittore, fumettista, caricaturista, scrittore e critico oltre che poeta, capace di mantenersi sempre un equilibrio tra arte elevata ed ironia.  E' stato co-fondatore nel 1964 del "Perdono" e successivamente nel 1979 del "Titanic", due riviste satiriche editoriali molto famose in Germania che hanno influenzato  notevolmente la letteratura umoristica.
  
   In questi versi l'ironia è sottile e delicata. Potrei usare un termine oggi di moda, definendola sobria, ma non lo è perchè è poetica.  L'accostamento della simpatica battuta finale alla musicalità dei versi ed all'emozione dei sentimenti non ne minano il significato o la portata in quanto l 'elemento ludico viene solo a stemperare la serietà dell'argomento, trova il lato spiritoso della situazione, ridimensiona le esagerazioni, portando quasi un ordine che concilia con le assurdità della vita.  
  


   In questo giorno di martedì grasso ho scelto di postare una poesia diversa dal solito, una che faccia un po' sorridere sulla realtà dell'amore. Poichè se è vero che l'amore faccia palpitare o soffrire, altrettanto ed anche più spesso fa gioire... e magari divertire. 
   Il divertimento non significa prendersi gioco dei sentimenti altrui, perchè questa sarebbe la peggiore delle meschinità. Intendo che l'umorismo, la giocosità, la fantasia, il saper ridere di se stessi e delle stesse cose possono essere per una coppia il vero segreto per la felicità.  
   L'ironia è dunque importante per difendere l'amore e dargli stabilità, è energia pura poiché alleggerisce le difficoltà, sdrammatizza i problemi e favorisce la pazienza e la comprensione. 


   "L'amore comincia con un sorriso" dice Paulo Coelho, ma io credo che con il sorriso anche continui a vivere e la sua mancanza sarebbe assenza di ossigeno. 




   Nel post L'amore è... siamo noi di qualche giorno fa, inserendo il premio "the versatile blogger", non rispettai la regola di descrivermi in 7 punti, scrivendo: "Chiedo scusa se non rispetto tali regole, ma penso che nel presentarsi da soli si corra il rischio di essere autoreferenziali, forse sarebbe molto più interessante per voi sapere da 7 persone diverse che mi conoscono bene come mi definirebbero. Le troverò e vi farò sapere la prossima volta che ricevo un premio :-)


   Dopo aver letto questa battuta, un amico si è offerto spontaneamente di scrivere una mia presentazione.  A sorprendermi, facendomi questo regalo e riuscendo a descrivermi è stato Nigel.  Lo ringrazio per la gentilezza e generosità e soprattutto per la sua capacità di cogliere diverse sfumature del mio carattere, in particolare il mio senso ironico, che forse a chi legge solo i miei post, in genere poetici o piuttosto seri, può sfuggire.
   Per chi volesse leggere questa presentazione, la trova custodita nello scrigno prezioso dei miei  DONI.



lunedì 13 febbraio 2012

Rumi - Non hai idea

Non hai idea di quanto sia stato difficile
trovare un dono da portarti.
Nulla sembrava la cosa giusta.
Che senso ha portare oro ad una miniera d'oro,
oppure acqua all'oceano. 
Ogni cosa che trovavo,
era come portare spezie in Oriente.
Non ti posso donare il mio cuore e la mia anima,
perché sono già Tue.
Così, ti ho portato uno specchio.
Guardati e ricordami.

(Jalal Ad-Din Rumi)



   Jalal Ad-Din Rumi, noto in Oriente anche come Mawlana, è un poeta, mistico e filosofo persiano del XIII secolo. E' considerato il più signifiativo autore sia in Iran, Afghanistan, Tajikistan, Pakistan che Turchia, ma la sua importanza oltrepassa i confini etnici e nazionalistici. Anche Goethe nella presentazione al suo West-ostlicher Divan nel 1819 scrisse: "Mi sono ispirato al più grande poeta mistico dell'Islam, il poeta mistico più profondo e sensibile di tutta l'umanità". E' detto "il san Francesco dell'Islam" e "il Dante dei persiani", alcuni suoi versi sono stati ripresi persino dal D'Annunzio ("non è mai tardi per andar più oltre").
   Da quando  l'UNESCO, in occasione degli 800 anni dalla sua nascita, dichiarò il 2007 anno internazionale di Rumi, presentandolo al mondo come "uno dei più grandi umanisti, filosofi e poeti appartenenti all'umanità intera", Jalal Ad-Din Rumi è diventato tra i poeti più conosciuti ed amati in tutto il mondo. 
   Può essere considerato un maestro spirituale, in un'ampia accezione, ossia indipendentemente dalla religione di appartenenza, non è un sufi che parla solo ai musulmani. Il suo messaggio universale ed ecumenico lo rendono sempre attuale. I temi dei suoi scritti, frutto di una ricerca personale testimoniata anche dalla sua vita hanno una risonanza nel profondo dell'animo umano ed un essere umano completo non ha limitazioni culturali o religiose!
    Con le sue parole invita sempre a scavare dentro di sé per assaporare nella vita quegli spazi di libertà, di gioia e di armonia alla ricerca di un perfezionamento interiore e di un equilibrio, nel più ampio rispetto per la natura, l'essere umano e tutte le ideologie.  Per la filosofia mistica di Rumi, l'uomo nella sua ricerca dell'ineffabile deve dare importanza non solo alla ragione ma anche al sentimento, in quanto il modo per avvicinarsi all'Essere è nel cuore come sintesi tra mondo esteriore e interiore. La sola via per raggiungere l'Essere è per lui l'Amore.
   E' stato il fondatore dei Dervisci, cantati anche da Battiato in "Voglio vederti danzare", cioè coloro che nella meditazione usavano muoversi quasi come in una danza per entrare in contatto con la loro parte più intima.


   La precisa scelta finale del regalo d'amore ha per Rumi un significato profondo. 
   Lo specchio è un oggetto a cui è possibile attribuire vari simboli: quelli negativi della falsità, della vanità e dell'autocompiacimento ed anche quelli positivi di conoscenza, rivelatore di verità e delle realtà anche nei lati più nascosti.
   In questo caso sono sicuramente escluse accezioni negative. L'invito al destinatario del dono di guardarsi nello specchio è accompagnato dalla ferma convinzione che lo farà spogliandosi del proprio ego. Specchiarsi lo sento inteso come momento di incontro con l'altro e di conoscenza: quando si ama una persona essa diventa lo specchio in cui vedere se stessi, colei che aiuta a rivelarci la nostra vera essenza.
   Lo specchio può diventare la chiave che dà accesso anche ai bisogni ed ai desideri. C'è la certezza che nell'immagine riflessa non ci sarà soltanto la realtà visibile, ma anche ciò che oltrepassa la ragione.
   Quando si è innamorati, si impara a guardare e a guardarsi con gli occhi di un'altra persona, quelli di chi ci ama, occhi che sono come uno specchio per e dell'anima.
   Lo specchio è inoltre simbolo di uguaglianza tra la realtà e l'immagine riflessa: ossia in questo specchiarsi si riconosce l'altro non più come diverso da sé, ma in uno degli innumerevoli aspetti dell'unicità dell'essere che solo l'amore può donare.


   Il tema dell'identità nell'alterità dell'immagine riflessa è ampiamente presente anche nell'arte pittorica. Sono tantissimi i quadri aventi per soggetto una persona che si guarda allo specchio. Questi versi di Rumi li associo in particolare alla "Ragazza davanti allo specchio" di Picasso, che raffigura in maniera eccelsa lo specchio come rappresentazione e coscienza di sé.
P. Picasso  Ragazza davanti allo specchio. 1932
(Museo d'Arte Moderna di New York)  - www.abcgallery.com
  Il maestro ha qui ritratto la sua amante e musa Marie-Thérèse. In questo caso entrambe le figure sono interpretazione della realtà con gli occhi dell'artista.  L'immagine riflessa nello specchio ha però dei colori più carichi, più intensi più vivi. Sebbene, ogni particolare non sia lasciato al caso, anche la scelta dei colori ha un suo significato, sottolineo solo come Marie-Thérèse sembri abbracciare la propria immagine riflessa, quella in cui lo sguardo del suo amato oltrepassa la realtà per guardarne l'intimità dei suoi pensieri e il desiderio di un figlio, la sua coscienza, il suo futuro ed anche il dolore segnato sul suo viso. Il tutto in un'atmosfera di grande armonia e pace, che è possibile cogliere in quest'opera e che la differenzia da molti altri capolavori del geniale Picasso. 



- Quale simbolo attribuisci allo specchio di primo acchito? O a quale personaggio reale, leggendario, di un romanzo o di un quadro lo associ mentalmente?

- Hai mai regalato uno specchio?
Qual è il regalo d'amore più bello che hai mai fatto o ricevuto? E ne ricordi qualcuno davvero imbarazzantemente brutto?

sabato 22 ottobre 2011

Grazie!!!

La vita è un dono legato a un respiro
Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo
Ogni emozione che ancora ci sorprende, 
l'amore sempre diverso che la ragione non comprende 
....
Ogni emozione, ogni cosa è grazia, 
l'amore sempre diverso che in tutto l'universo spazia
e dopo un viaggio che sembra senza senso 
arriva fino a noi 
  ( da   La vita è un dono )





   La vita è un dono, tratta dall'album Il dono del 2005 di Renato Zero, è uno dei tanti meravigliosi frutti di due straordinari autori del panorama musicale leggero italiano, ossia il paroliere Guido Morra e il noto musicista  Maurizio Fabrizio. Il loro sodalizio artistico ultra-trentennale ha visto nascere tanti grandi successi: per Renato hanno composto tra l'altro I migliori anni della nostra vita e La pace sia con te, ed inoltre tante indimenticabili canzoni per diversi famosi interpreti quali Mia Martini, Massimo Ranieri, Riccardo Fogli, Rossana Casale, Mango e tanti altri.
   Dedico questa canzone a tutti voi poiché avete rallegrato il giorno del mio compleanno e con la vostra sincera amicizia mi siete stati realmente vicini, dimostrandomi tanto affetto e calore.  La mia esperienza con il blog, avviata da soli cinque mesi, mi ha regalato e continua a donarmi tante emozioni e dato modo di conoscere molte persone speciali,  quindi la dedica è rivolta a tutti, anche a chi non poteva sapere la data della mia nascita. Voglio solo cogliere al volo l'occasione per ringraziare ognuno di voi per l'ampia disponibilità nel leggermi sempre e nel venirmi carinamente a trovare. Grazie per i vostri commenti, le vostre riflessioni e considerazioni, che arricchiscono me e questo blog rendendolo non solo luogo di lettura e ascolto, conoscenza e cultura, ma soprattutto luogo di incontro e confronto, dialogo e crescita. 
   Da qualche settimana non riesco più a rispondere ai vostri commenti per mancanza di tempo. Trovo comunque molto interessante poi rileggerli tutti insieme, notare come ognuno si apra, condividendo i propri pensieri, le proprie emozioni ed esperienze e portando il suo personale contributo ad una riflessione, che diventa così comune e corale ed attua quello che era il mio desiderio, espresso aprendo questo blog e riportato nelle poche righe del sottotitolo e che posso ancora sintetizzare nella piccolissima congiunzione e vocale e .

   Il mio grazie è poi innanzitutto alla vita, alle gioie e le emozioni, agli incontri che mi regala, alla possibilità di imparare, conoscere, sorprendermi sempre. 






  Il video contenente per intero la canzone La vita è un dono, l'ho realizzato personalmente per l'occasione e, tranne un paio di fotografie pescate nel web (quella delle rose ed il grazie finale), tutte le altre che ho inserito nel montaggio del filmato sono state scattate da me in varie circostanze e sono felice di condividerle con voi.




Ho inoltre il piacere di condividere con tutti voi anche due doni speciali che ho ricevuto: si tratta di due bellissime poesie che mi sono state dedicate e per chi volesse leggerle può entrare dai menu in alto in Doni, dove le ho conservate come in uno scrigno prezioso.

Una è opera di Michelina Di Martino, che ha una splendida pagina su facebook dal nome Miss poet Miki, dove pubblica le sue poesie. Poesia del cuore è dedicata al mio sorriso e devo dire che questo pensiero mi ha molto emozionato!
L'altra si intitola Una Musa in Sicilia ed è stata scritta da Nigel Davemport, da molti conosciuto anche con lo pseudonimo di Guardiano del faro, che insieme a Tomaso, il Mandry e Nuvoletta, scrive nel simpaticissmo blog L'angolo del sorriso che invito tutti ad andare a visitare. 
Nigel, nel comporre i suoi versi, mi ha detto di essersi lasciato ispirare dal mio recente viaggio in Sicilia.


Rivolgo ad ognuno singolarmente
un caro abbraccio
tramutandolo semplicemente
in una parola