lunedì 13 febbraio 2012

Rumi - Non hai idea

Non hai idea di quanto sia stato difficile
trovare un dono da portarti.
Nulla sembrava la cosa giusta.
Che senso ha portare oro ad una miniera d'oro,
oppure acqua all'oceano. 
Ogni cosa che trovavo,
era come portare spezie in Oriente.
Non ti posso donare il mio cuore e la mia anima,
perché sono già Tue.
Così, ti ho portato uno specchio.
Guardati e ricordami.

(Jalal Ad-Din Rumi)



   Jalal Ad-Din Rumi, noto in Oriente anche come Mawlana, è un poeta, mistico e filosofo persiano del XIII secolo. E' considerato il più signifiativo autore sia in Iran, Afghanistan, Tajikistan, Pakistan che Turchia, ma la sua importanza oltrepassa i confini etnici e nazionalistici. Anche Goethe nella presentazione al suo West-ostlicher Divan nel 1819 scrisse: "Mi sono ispirato al più grande poeta mistico dell'Islam, il poeta mistico più profondo e sensibile di tutta l'umanità". E' detto "il san Francesco dell'Islam" e "il Dante dei persiani", alcuni suoi versi sono stati ripresi persino dal D'Annunzio ("non è mai tardi per andar più oltre").
   Da quando  l'UNESCO, in occasione degli 800 anni dalla sua nascita, dichiarò il 2007 anno internazionale di Rumi, presentandolo al mondo come "uno dei più grandi umanisti, filosofi e poeti appartenenti all'umanità intera", Jalal Ad-Din Rumi è diventato tra i poeti più conosciuti ed amati in tutto il mondo. 
   Può essere considerato un maestro spirituale, in un'ampia accezione, ossia indipendentemente dalla religione di appartenenza, non è un sufi che parla solo ai musulmani. Il suo messaggio universale ed ecumenico lo rendono sempre attuale. I temi dei suoi scritti, frutto di una ricerca personale testimoniata anche dalla sua vita hanno una risonanza nel profondo dell'animo umano ed un essere umano completo non ha limitazioni culturali o religiose!
    Con le sue parole invita sempre a scavare dentro di sé per assaporare nella vita quegli spazi di libertà, di gioia e di armonia alla ricerca di un perfezionamento interiore e di un equilibrio, nel più ampio rispetto per la natura, l'essere umano e tutte le ideologie.  Per la filosofia mistica di Rumi, l'uomo nella sua ricerca dell'ineffabile deve dare importanza non solo alla ragione ma anche al sentimento, in quanto il modo per avvicinarsi all'Essere è nel cuore come sintesi tra mondo esteriore e interiore. La sola via per raggiungere l'Essere è per lui l'Amore.
   E' stato il fondatore dei Dervisci, cantati anche da Battiato in "Voglio vederti danzare", cioè coloro che nella meditazione usavano muoversi quasi come in una danza per entrare in contatto con la loro parte più intima.


   La precisa scelta finale del regalo d'amore ha per Rumi un significato profondo. 
   Lo specchio è un oggetto a cui è possibile attribuire vari simboli: quelli negativi della falsità, della vanità e dell'autocompiacimento ed anche quelli positivi di conoscenza, rivelatore di verità e delle realtà anche nei lati più nascosti.
   In questo caso sono sicuramente escluse accezioni negative. L'invito al destinatario del dono di guardarsi nello specchio è accompagnato dalla ferma convinzione che lo farà spogliandosi del proprio ego. Specchiarsi lo sento inteso come momento di incontro con l'altro e di conoscenza: quando si ama una persona essa diventa lo specchio in cui vedere se stessi, colei che aiuta a rivelarci la nostra vera essenza.
   Lo specchio può diventare la chiave che dà accesso anche ai bisogni ed ai desideri. C'è la certezza che nell'immagine riflessa non ci sarà soltanto la realtà visibile, ma anche ciò che oltrepassa la ragione.
   Quando si è innamorati, si impara a guardare e a guardarsi con gli occhi di un'altra persona, quelli di chi ci ama, occhi che sono come uno specchio per e dell'anima.
   Lo specchio è inoltre simbolo di uguaglianza tra la realtà e l'immagine riflessa: ossia in questo specchiarsi si riconosce l'altro non più come diverso da sé, ma in uno degli innumerevoli aspetti dell'unicità dell'essere che solo l'amore può donare.


   Il tema dell'identità nell'alterità dell'immagine riflessa è ampiamente presente anche nell'arte pittorica. Sono tantissimi i quadri aventi per soggetto una persona che si guarda allo specchio. Questi versi di Rumi li associo in particolare alla "Ragazza davanti allo specchio" di Picasso, che raffigura in maniera eccelsa lo specchio come rappresentazione e coscienza di sé.
P. Picasso  Ragazza davanti allo specchio. 1932
(Museo d'Arte Moderna di New York)  - www.abcgallery.com
  Il maestro ha qui ritratto la sua amante e musa Marie-Thérèse. In questo caso entrambe le figure sono interpretazione della realtà con gli occhi dell'artista.  L'immagine riflessa nello specchio ha però dei colori più carichi, più intensi più vivi. Sebbene, ogni particolare non sia lasciato al caso, anche la scelta dei colori ha un suo significato, sottolineo solo come Marie-Thérèse sembri abbracciare la propria immagine riflessa, quella in cui lo sguardo del suo amato oltrepassa la realtà per guardarne l'intimità dei suoi pensieri e il desiderio di un figlio, la sua coscienza, il suo futuro ed anche il dolore segnato sul suo viso. Il tutto in un'atmosfera di grande armonia e pace, che è possibile cogliere in quest'opera e che la differenzia da molti altri capolavori del geniale Picasso. 



- Quale simbolo attribuisci allo specchio di primo acchito? O a quale personaggio reale, leggendario, di un romanzo o di un quadro lo associ mentalmente?

- Hai mai regalato uno specchio?
Qual è il regalo d'amore più bello che hai mai fatto o ricevuto? E ne ricordi qualcuno davvero imbarazzantemente brutto?

44 commenti:

Tomaso ha detto...

Ciao cara Rita veramente bello il racconto, parlando dello specchio, penso che non sia un regalo d'amore, lo specchio dice sempre la verità potrebbe nascere un sospetto, come dire, cerca i tuoi difetti!!!
Buona settimana cara amica.
Tomaso

Adriana ha detto...

La poesia lascia senza fiato.
Venendo alle tue domande. Non amo gli specchi, perché mi danno un'immediata percezione di vanità (forse mi fanno anche un po' paura). Il personaggio che associo ad essi è la strega di Biancaneve. Regali per amore ne faccio a bizzeffe, anche esosi come viaggi e concerti. Insomma, a volte esagero. Imbarazzantemente brutto... sì, il mio primo "moroso" mi regalò un brucia incensi di legno... uguale ad uno che aveva già visto mille volte a casa mia (che avevo già ricevuto in regalo e mi faceva già pietà).

Luigi ha detto...

hai ragione Rita: quando sboccia l'amore tra due persone si scopre una identità rinnovata che è un po' il frutto di questo specchiarsi l'uno nell'altro e scoprirsi più preziosi, grazie alla luce che si accende negli occhi!!!

costy ha detto...

Buongiorno cara Rita, grazie per la bella poesia e per le parole contenute tanto nella descrizione/analisi dell'autore tanto nell'accostamento fatto con il mondo dell'arte. Lo specchi è guarda caso il protagonista di un libretto ce sto scrivendo. Piccole storie che s'intrecciano tra mondi di vita vissuta guardata attraverso lo specchio. Argomento molto interessante dunque. Per quanto riguarda i regali non ricordo doni fatti con approssimazione o brutti, forse perchè io accetto il dono per il pensiero che l'accompagna non per l'oggetto in se.
Ti saluto con affetto
Costy

Rosa ha detto...

ciao Rita bellissima poesia, pensieri stupendi da dedicare alla propria innamorata, questo si che e' amore,tanti, il non saper cosa regalare,la prendono come scusa, per non spendere.)
Complimenti come sempre per le spiegazioni allargate e approfondite,e'sempre un piacere leggerti,compliments...
lo specchio per me e'una necessita' per vedere se è tutto ok al posto giusto, visto che ci vedo poco, non oggetto di vanita', mi ricordo principalmente lo specchio della regina di biancaneve, in casa mia ne ho molti, me hanno anche regalati, il regalo piu' bello non saprei forse una lettera' d'amore, il piu' brutto un perizoma con un cigno davanti, rimosso ahah, ciao grazie baci rosa a presto buona settimana.))

Elisena Migiani ha detto...

Conosco questa lirica e leggerla mi commuove perchè è ciò che sento dell'amore.
Lo specchio Rita?
Nello specchio ciò che vedo son io ela vita che mi circonda ma il tutto è riflesso al contrario. Per vedermi veramente, dovrei specchiarmi in due specchi, il secondo deve riflettere l'immagine del primo e allora mi vedo, senza associarmi a niente, ma vedo me stessa, per ciò che sono, per come sono. Adoro circondarmi di specchi. la mia casa è piena di specchi, forse....forse perchè non voglio smarrirmi e soprattutto scacciar le ombre!
Ho ricevuto tanti regali d'amore e fatti altrettanti.
Partire senza bagaglio, sentir suonare di notte alla porta e dietro c'era lui che abitava a 700km di distanza, trovare il glicine sul tavolo a colazione e ........

Sei stata eccezionale con questo post. Hai sposato le arti incastonandole nella cornice d'uno specchio!

Un bacio amica mia, e che tu resta per sempre innamorata dell'amore!
Elisena

erborista1 ha detto...

Ciao Rita,lo specchio non mente mai.Spesso le altre persone sono il nostro specchio;in loro vediamo pregi e difetti,che sono poi i nostri.Quindi vivere in coppia,è riflettersi continuamente e ci dà la possibilità anche di correggere i nostri difetti per poter evolverci.Buona giornata

Lara ha detto...

Non credo di avere mai regalato uno specchio. Per associazione mi viene subito Alice allo specchio.
Ma soprattutto mi sono assaporata con il tuo scritto, di una bellezza rara.
Grazie Rita!
Lara

Unknown ha detto...

Innanzitutto vorrei ringraziarti per questa nuova opportunità...
non conosco...questo poeta/filosofo/mistico che era ben consapevole che tutto parte dall'Amore...per poi confluire in tutto ciò che riversiamo nel nostro divenire...
nello specchio io ci vedo la mia Anima...
mentre degli specchi in genere, mi piace la diversa prospettiva che danno alle cose che osserviamo attraverso essi...
come i diversi punti di vista...mentre ci confrontiamo con il prossimo...
grazie per l'opportunità Rita..
un caro saluto..
dandelìon

Squilibrato ha detto...

Andrò off topic. Ho sentito la song che hai suonato nel video di presentazione e mi sono emozionato. Commosso, direi!!
Brava!! Anche per la presentazione!!

Squilibrato ha detto...

E, per deformazione, ho osservato le tue espressioni, microespressioni e gestualità coverbali. :)

Zio Scriba ha detto...

Splendido post, ma ormai ci sono abituato (tu ci vizi... :D)

La principale associazione letteraria che faccio con gli specchi è tutt'altro che romantica, trattandosi di queste parole di Borges: "Gli specchi, e la copula, sono abominevoli, poiché moltiplicano il numero degli uomini".

Credo che nessun regalo fatto o ricevuto per amore possa essere considerato brutto (tranne forse quelli fatti per conformismo commerciale il 14 febbraio... :D). Io ne ho fatti di ogni genere, compreso scrivere poesie per la persona amata...

giglio ha detto...

Mai regalato uno specchio, li odio perchè mi dicono sempre la verità.
Regali davvero non me ne vengono in mente...mannaggia però...come sono corta di ricordi....
Ciao, Rita, buona settimana

Gianna ha detto...

Ciao Rita, conoscevo Rumi e lo apprezzo molto.
Non ho mai regalato uno specchio,perchè non mi è mai venuto in mente.
Io lo uso solo il minimo indispensabile.
Gran bel post, come sempre.
Bacione.

Pupottina ha detto...

buon inizio settimana Rita!
la inizi alla grande anche tu parlandomi di un intellettuale che non avevo mai sentito e che adesso ho imparato a conoscere ed apprezzare...
non ho mai regalato uno specchio e nemmeno uno specchietto da borsa per scaramanzia in realtà perché ho paura che la persona a cui lo regalo lo rompa accidentalmente eppure ce ne sono tanti belli da borsetta... il regalo più bello che ho ricevuto da Kevin per san valentino è stato un paio di orecchini bellissimi... ma poi ne ho perso uno e quello rimasto non lo posso nemmeno indossare ma so che c'è... Kevin è complicato per i regali ,,, non so nemmeno se sono riuscita mai a regalargli qualcosa che ha apprezzato davvero... regali imbarazzanti sì ne ho ricevuti, ma non da Kevin... dalle passate storie sentimentali che ho avuto, biacheria intima di dubbio gusto, ma i gusti maschili non sono mai perfetti. domani sarà san valentino ed io non ho comprato niente e credo niente riceverò... forse mi regalerà una pianta se ne avrà il tempo, ma niente di molto costoso. giusto il pensiero... certo che un anno fa non ci pensavo nemmeno a come sarebbe stato questo san valentino... e lo avevo programmato come l'ultimo in due e invece siamo in tre anche se non tutti sotto lo stesso tetto... ma comunque ci siamo ;-)
se penso alla simbologia dello specchio banalmente mi viene in mente la strega di biancaneve che era solita consultare lo specchio ed in quel caso era falsità e vanità,... oppure il film eyes wide shut (mi pare si scriva così) lì poteva riguardare la conoscenza profonda di se stessi e di chi si ha intorno. oltre a tutta la componente sensuale del film e del libro da cui era ispirato.

Pupottina ha detto...

non leggo molto.. solo un paio di libri a settimana o tre se sono piccoli (5-600 pagine) approfitto perché sono a casa e forse anche per non pensare troppo. nelle ultime settimane ho perso un po' il sonno ... sarà perché non sento il nido completo... ahahah ...quindi leggo, mentre Kevin invece è più tranquillo e dorme meglio perché non ha più il terrore di quella scena da film in cui avrei dovuto dire "Tesoro, mi si sono rotte le acque!!" eheheh le abbiamo rotte prima per farlo dormire tranquillo ... ahahahah è giusto ironizzare un po'
il libro di questa mattina sto ancora scegliendo se acquistarlo o meno... magari ho l'idea che qualcuno che l'ha già letto mi lascia un commento e mi dice sì compralo perché è bello oppure evita... così prendo una decisione... ;-)
buon pomeriggio freddissimo ovunque

Guard. del Faro ha detto...

Ciao Rita,
mi piacciono i versi che hai pubblicato; testimoniano, oltre ad una spiccata sensiblità estetica, la tua ricerca interiore, la medesima cui esortava l’iscrizione apposta sul tempio di Delfi: “Nosce te ipsum”. Chi non lo fa, non potrà conoscere gli altri e il divino che in sé. Perciò, guardarsi allo specchio può essere utile.
Ammiro Rumi, poeta, filosofo e asceta; in lui si compendiano molteplici virtù, purtroppo estranee alla maggioranza degli uomini contemporanei.
Rumi è un’emblema di rettitudine, equilibrio e sobrietà e, nonostante sembri interessato soltanto alle cose trascendenti, è un esempio concreto di fraternità, che supera le differenze etniche e religiose.
E’ proprio questa “non appartenenza” unita alla trasversalità del suo pensiero a renderlo universale.
L’esistenza Rumi fu caratterizzata dalla ricerca della verità, attraverso la semplicità.
E di una semplicità disarmante appaiono questi suoi versi “Non hai idea”, in cui tuttavia a parole e costrutti espliciti corrispondono concetti profondi (ma non astrusi) che inducono a riflettere sul significato di un dono, dell’amore e dei sentimenti in generale. Concordo pienamente con quanto hai scritto: “quando si è innamorati, si impara a guardare e a guardarsi con gli occhi di un'altra persona, quelli di chi ci ama, occhi che sono come uno specchio per e dell'anima”. Questa è una spiegazione più che plausibile, anzi direi che è la spiegazione! Con questa chiave di lettura non solo ha senso donare uno specchio, ma diventa un sublime artificio, perché si fa in modo che l’oggetto del nostro sentimento, specchiandosi, si veda bellissimo e comprenda così quanto è amato!

Vele Ivy ha detto...

Poesia elegantissima e piena d'amore! Davvero bella dell'amato che cerca il regalo giusto per la persona a cui tiene di più!

Ambra ha detto...

La poesia è stupenda, armoniosa e profonda. Ma splendida anche la tua presentazione di questo grande personaggio della storia, poco conosciuto nella nostra cultura. Quanto allo specchio, non potrei mai regalarlo, perché lo vivo come qualcosa di freddo, di arido. Solo se qualcosa di vivo si riflette in lui, allora acquista morbidezza, colore e una dimensione nuova.

Melinda ha detto...

Gli specchi mi hanno da sempre affascinato, nei film i miei adorati fantasmi spuntano sempre alle spalle dei protagnisti e si riflettono negli specchi.
E poi mi affascina l'idea del contrario, nello specchio io non vedo me stessa come mi vedono gli altri ed è come se fosse un mondo parallelo.
Lo specchio lo associo a Doroty del mondo di Oz :)
Non ho mai regalato uno specchio, al massimo uno specchietto per i trucchi.

Giovanna ha detto...

sai io non ho mai regalato uno specchio perche' secondo me è l'ultima cosa che si pensa

Tiziano ha detto...

me piaciuta molto questa poesia
ha buon intenditor poche parole
ciao Rita buon san Valentino
Tiziano.

Gigia&Gigio ha detto...

Non ho mai regalato uno specchio anche se per me ha un significato importante!
Un abbraccio cara Rita!

Cavaliere oscuro del web ha detto...

I versi sono molto belli. Non ho mai regalato uno specchio e secondo me il regalo più bello è amare.

Adriano Maini ha detto...

L'opera di Gialal al-Din Rumi lascia senza fiato. Metterla per un attimo un capolavoro di Picasso, artista capace di fare vibrare i cuori, vuol dire creare un cortocircuito di sensazioni travolgenti.

Soffio ha detto...

un passaggio per S Valentino

Paint the soul to stars ha detto...

Incantata. Sono così dopo aver letto questi versi che proponi e il tuo articolo.
Per mancanza di tempo , mi scuso, ti lascio il mio saluto e non mi dilungo, ma ti ringrazio per l'emozioni che provo ogni volta che passo da te.
Buon San Valentino Rita!

Teo Dor ha detto...

qua da noi si dice che regalare uno specchio porta sfortuna,,,forse perche qua visse Dracula,,,ma poi penso che nell”amore sia un qualcosa di bello diventare noi stessi specchi per la persona amata,,,ed io cosi sento quando mi rispecchio nella mia amata, e lei il mio piu vero specchio, e di sicuro io per lei...nell”amore siamo i piu veri specchi....
Un tenero abbraccio Rita!!!

Guard. del Faro ha detto...

Ciao Rita,
avendo un attimo di tempo, torno a parlare della seconda parte del tuo post, quella che hai dedicato a “La ragazza davanti allo specchio”, che merita alcune riflessioni, non solo per l'attinenza con i versi di Rumi, ma per la portata del suo messaggio.
Cominciamo col precisare che lo specchio è un oggetto celebratissimo nell’arte, sia in quella pittorica che lettearia, infatti compare nei dipinti, nei romanzi e persino nelle favole.
Esso, in un certo senso, è il simbolo dei simboli, il prodigioso archetipo capace di “restituire” la realtà e non solo quella…
Nei popoli meno evoluti che si sono visti riflessi per la prima volta, lo specchio sarà stato vissuto come un congegno magico in grado di raddoppiare la realtà.
Naturalmente, noi oggi sappiamo benissimo che lo specchio è un semplicissimo vetro dotato di una superficie “alluminata”, capace di riflette la realtà così com’è; ma sappiamo pure che lo specchio può essere uno strumento soggettivo e spesso in tal senso viene “richiamato” nell’arte.
Anche Picasso lo utilizza così, in un dipinto composito che unisce i principi generali dell’espressionismo e del cubismo.
Il soggetto del quadro, cioè Marie Therese la sua giovane amante, è effigiata nell’atto di specchiarsi, ponendo così all’artista non solo il problema dell’immagine e della luce, ma anche quello della riflessione su di sé, ovvero dell’autocoscienza.
La giovane vede se stessa allo specchio e sembra volersi abbracciare, in un gesto di autoprotezione, suffragato per altro dalla forma accentuata del ventre, indizio della sua gravidanza.
Il quadro è un coacervo di colori vivaci, ma nella figura riflessa tutto è più intenso: i capelli biondi diventano verdi, il lilla chiaro diventa violetto.
Il rosso ed il blu formano il tema dominante dell'immagine riflessa, che diviene il focus, o se si vuole il fulcro dell'intera rappresentazione.
Evidentemente Picasso non ignorava il significato psicologico dei colori e la loro funzione esplicativa e si avvale perciò di tinte diverse per “raccontare” i molteplici e contrastanti stati d’animo della sua modella-amante, che diviene un po’ l’emblema delle donne come lei.
Il messaggio profondo che si ricava dal quadro è che l'immagine riflessa dunque non è la “meccanica” rifrazione dello specchio, ma quella molto più importante e rivelatrice della nostra coscienza!

Lorenzo ha detto...

Come poeta e filosofi non lo conoscevo, nel senso che ne ho sentito parlare molte volte ma mai approfondito la sua filosofia. Grazie a questo tuo post, molto bello e completo, ho potuto apprezzarne la profondità sia della poesia che del suo pensiero.
A dire il vero non mi ha meravigliato perchè tutti i filosofi orientali hanno questa grande capacità di penetrare all'interno dell'animo e delle cose.
Che dirti riguardo le domande, a 53 anni qualche regalo per S.Valentino l'ho ricevuto e fatto:))) Sono goloso ma non mi piace per questa festa regalare e ricevere cioccolatini, preferisco oggetti personali e un po' raffinati come profumi ecc. ovviamente in base ai gusti della partner. Anche donare fiori mi piace molto, rose screziate le mie preferite, afidandomi però all'occhio della fioraia, io sono abbastanza grezzo :DDD
Agli specchi non ho mai dato una grande importanza, è un accessorio utile ma non mi sono mai creato problemi, quando mi guardo mi limito e pensare :" eccomi qua" :DDD
Ciao e grazie di questo profondo e delizioso post

Lorenzo

Barbara Pagliarani ha detto...

Che meraviglia!!! Ciao Rita, piacere di conoscerti!!! Barbara

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Ciao Rita, per prima cosa ti ringrazio per aver condiviso questa lirica molto bella e riflessiva.
Non ho mai regalato specchi forse anche perchè non ne faccio uso frequente
Buona serata

Maria D'Asaro ha detto...

Prezioso il tuo blog. Davvero. Grazie per queste "luci". Buona giornata!

Pupottina ha detto...

ciao Rita
come è andato il san valentino?
noi niente di particolare... solo il dolce dopo pranzo portato a sorpresa da Kevin e per il resto giornata tranquilla e normale ;-)
un abbraccio e un sorriso oggi che c'è n po' di sole

^__________^

Fabipasticcio ha detto...

Che meravigliosa scelta questa poesia, me la sono letta e riletta. E' perfetta, semplice e profonda...pensa alla neve...in fondo è solo semplice acqua, ma ogni fiocco è meravigliosamente unico e quelle unicità insieme sono spettacolari...ed ecco che hai una poesia meravigliosa. Per rispondere alla tue domande, non amo molto lo specchio, ho un rapporto assai travagliato con esso, ma penso che l'occhio che ama è lo specchio più bello.
Il regalo d'amore più bello è quello che devo ancora ricevere...il regalo d'amore più recente che ho fatto è stato dedicare all'ingegner consorte una poesia di Jacques Prevert per San Valentino, ricordandogli che non è importante la fiammella del giorno di San Valentino, ma il buio di tutti gli altri giorni che passiamo insieme.
Il regalo più brutto in amore può essere solo l'amore non corrisposto...purtroppo.
Un abbraccio

Krilù ha detto...

Veramente emozionanti questi versi.

Pupottina ha detto...

ciao Rita
eccoci per la siesta del primo pomeriggio ;-)
la pasta fa bene alla pelle ma non alla pancia... per la cioccolata dobbiamo chiedere agli esperti... sicuramente la cioccolata fa bene all'umore, al cuore (in senso metaforico perché scalda) e alla cellulite ... ahahahah per la pelle non lo so ;-)
se penso che oggi è giovedì grasso ed io non avevo ancora nemmeno compreso che fosse carnevale, mi chiedo: dove sto con la testa?
ahahah buon pomeriggio

Elio ha detto...

Ciao Rita, scusa l'assenza, ma ho problemi con Blogger ed inoltre sono preso con delle traduzioni dal francese in italiano. Ottimo questo post e mi riservo il regalo di uno specchio a mia moglie per il prossimo San Valentino. Quest'anno me la sono cavata con delle rose. Un caro saluto.

Valentina ha detto...

Ciao carissima, come stai? Finalmente sono tornata, mi è mancato tanto leggerti e oggi mi hai fatto sciogliere..è una delle più belle poesie che ho letto da te. La persona che si ama diventa lo specchio in cui riconoscersi..che belle parole oggi. Il regalo più bello che ho ricevuto è stato senza ombra di dubbio l'anello dal mio fidanzato ma ancora di più le parole con cui me l'ha domato, mi ero messa a piangere..quello più brutto sai che non mi viene ora in mente? Ma ce n'è, ce n'è..prometto che tornerò a dirtelo :) Buon we tesoro e grazie per essere passata a trovarmi in questi giorni, ti voglio bene!! Bacio

vickyart ha detto...

bellissimi questi versi! che non conoscevo :D ho letto tutte le tue notizie e mi sono resa conto di quante volte sono stata superficiale leggendo versi o osservando quadri!
non amo gli specchi se non fosse x un minimo di ombretto la mattina ne faccio a meno volentieri! lo associo a Narciso :) non ricordo di averne regalato uno forse si..
il regalo + bello che abbia mai fatto?..ma tutti ovviamente!!come quelli che ho ricevuto ^-^

Joop Zand ha detto...

Ciao Rita

Bellissinma poesie ...... very nice poems on your blog.....looks very good.

Buona giornata,

Ciao, joop

pritam ha detto...

Lo specchio è lui stesso

Damian Scavo ha detto...

Lui sta parlando A Dio... Non ad una sua creatura...
E' lui lo specchio, Rumi stesso... Lui regala se stesso a Dio, o meglio, la sua capacità di vedere Dio.
Essendo però egli stesso una parte di Dio, ecco che Dio si specchia in lui...

Anonimo ha detto...

Mevlana Rumi cita lo specchio come riflesso dell'anima, dove non vi è dualità, non più corpo materiale.
Nel guardarci nel profondo del proprio sé ci rispecchiamo ed entriamo in connessione con la nostra anima,che non è altro che un frammento dell'Anima dell'Amato che è Dio. nur