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martedì 31 gennaio 2012

L'amore è


L’amore è sentire freddo sul retro di un furgone
L’amore è un club con due soli soci
L’amore è camminare tenendosi le mani sporche di vernice
L’amore è

L’amore è fish and chips nelle sere d’inverno
L’amore è una coperta piena di strani piaceri
L’amore è quando non spegni la luce
L’amore è

L’amore è i regali nelle vetrine di Natale
L’amore è quando ti senti primo in hit parade
L’amore è quello che succede quando la musica finisce
L’amore è

L’amore è mutandine bianche che giacciono abbandonate
L’amore è una camicia da notte rosa ancora un po’ calda
L’amore è quando te ne devi andare all’alba
L’amore è

L’amore sei tu e l’amore sono io
L’amore è un carcere e l’amore è libero
L’amore è quel che c’è quando sei lontana da me
L’amore è...
 

 (Henri Adrian)


   Il poeta e pittore britannico, Henri Adrian (1932-2000) è stato un  artista molto amato nel suo Paese e non solo. Era noto come uno dei "poeti di Liverpool", da molti persino considerato il fondatore e teorico di questo gruppo di scrittori legati al mondo pop-rock. Il loro obiettivo era quello di trasportare la poesia dal mondo accademico nelle mani della gente comune, dalle librerie per le strade, organizzando ad esempio incontri di lettura nei pub. In effetti Adrian ha contribuito molto ad ampliare la platea della poesia, considerata una forma d'arte elitaria, avvicinando i giovani inglesi al suo ascolto negli anni a cavallo fra i '60 e i '70. E' stato un grande comunicatore, insegnante ed autore anche per il teatro.
   Le caratteristiche della sua poesia sono la semplicità e l'immediatezza del linguaggio, la freschezza delle immagini che prendono spunto dal mondo quotidiano e a cui lui dona un tocco surreale.


   In questa poesia,  lontana da ogni tipo di lirismo stucchevole,  c'è il tentativo di dare una definizione dell'amore - di per sé impossibile -,  proprio attraverso le sensazioni e le immagini della quotidianità.  L'amore non è solo un sentimento aulico, una romantica fantasia, o quel che move il sole e l'altre stelle. L'amore è anche qualcosa di concreto. E' fatto di gesti che  diventano testimonianza e pedagogia di una realtà più profonda e misteriosa.



   Nei commenti al precedente post L'educazione delle fanciulle, più di qualcuno ha portato la sua esperienza concreta in merito al corteggiamento, descrivendo non tanto strategie o gesti  diretti alla conquista, quanto direi piuttosto alla riconquista, ossia descrivendo i gesti d'amore che in una coppia rappresentano il corteggiamento continuo fatto di attenzione, conoscenza e quotidianeità. 
   Ad esempio Lucia di Lufantasygioie, ha scritto "magari un caffè alle 6,30 del mattino che viene fatto per te, perchè odi farlo da sola. Magari un frutto sbucciato, tu che odi sbucciare la frutta e per questo non la mangi. Magari quando sei stanca e hai mal di testa e si dovrebbe lavare il pavimento perchè ne ha bisogno e lui che si offre al tuo posto." 
   E Lorenzo: "Mi sovviene qualche litigio con lei, vederla muoversi arrabbiata, il sapere che sta iniziando una sorta di piacevole rito, lei aspetta questo io mi aspetto quello... e' questo il corteggiamento continuo, l'attenzione per lei, la presenza di lui, nel bene e nel male...." ed ancora: " quando dividi tutto il cibo in tavola in due... magari l'ultimo boccone sul piatto. Io lo trovo di una amorevole delicatezza".


   Ecco, siete stati voi a farmi venire in mente questa poesia di Adrian e contemporaneamente la possibilità di provare insieme ancora una volta a trascrivere le emozioni o, semplicemente stavolta, a scrivere dei versi. Il  poeta ha posto al termine dei puntini di sospensione perché le sue definizioni di amore non sono qualcosa di compiuto ed assoluto, ma è come se avesse passato ad ogni lettore il testimone per continuare il suo percorso. Ha lasciato a tutti lo spazio per aggiungere il proprio verso e cimentarsi con la poesia. 
   Sono sicura che riusciremo anche noi a dimostrare come essa non sia qualcosa di ricercato e necessariamente lirico, ma un desiderio di espressione che può essere il  linguaggio di  tutti ed appartenere ad ognuno.

   Proviamo a fare di questo post e con i vostri commenti una sorta di laboratorio di scrittura creativa ed a ricomporre questa poesia coralmente. Nel caleidoscopio di sensazioni, gesti, situazioni, si riuscirà a dare una definizione di amore? Non credo, la poesia non definisce ma interpreta, quindi non occorre preoccuparsi di dare una definizione esatta. Non bisogna neanche sforzarsi di essere originali, ma solo e molto spontaneamente ascoltarsi e riportare il proprio sentire  in frasi (può bastare anche una sola) che musicalmente iniziano per tutti allo stesso modo.

"La poesia è una scintilla di rivelazione.... quale sarà il tuo verso?"
  (dal film  L'attimo fuggente)
   
E allora, inizio io:

L'amore è  il silenzio fra la tue braccia 
l'amore è  comprare due biglietti per il tuo concerto preferito
l'amore è  quel  che rende tutto il resto superfluo  

l'amore è  riconoscere il tuo odore
l'amore è l'incastro tra me e te
l'amore è  passarsi il chewing-gum 

l'amore è ...