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martedì 13 marzo 2012

Non esiste saggezza… esistono le parole

"Non abbiamo parole per chiamare gli odori. Ci hai mai fatto caso?"
"In che senso?"
"Non siamo capaci di descrivere un odore come siamo capaci di descrivere un oggetto. Se vuoi descrivere questo giaccone puoi dire che è blu, corto, un po' ruvido. Abbiamo tantissime parole per le forme, per i colori, per le consistenze, per le dimensioni. Per un oggetto diciamo che è tondo, squadrato, grande, piccolo, rosso, verde, blu, duro, morbido, tagliente. Per i suoni e i rumori abbiamo addirittura le parole onomatopeiche, e non c'è nulla di più specifico. Per gli odori invece dobbiamo procedere per analogie. Un numero piccolo di concetti odorosi che non hanno un nome autonomo ma che alludono - alludono soltanto - a entità odorose familiari. Erba tagliata. Terra prima della pioggia.  
( ... )
Noi tendiamo a rifiutare gli odori e in particolare gli odori cattivi, perché alludono alla parte più elementare, animalesca se vuoi, della nostra natura.  ( ... )
"Qualcuno ha detto che le cose non esistono se non abbiamo le parole per chiamarle. Tantissimi odori e tantissimi profumi non esistono solo perché non sappiamo come chiamarli."
"Qualche anno fa ho letto un romanzo in cui si parlava dell'odore della paura. Mi colpì molto, perché quello è un odore che conosco bene, anche se non avevo mai pensato di dargli un nome."
(Gianrico Carofiglio, da Non esiste saggezza)


   Il barese Gianrico Carofiglio è un magistrato ed un politico, attualmente è senatore per il Partito Democratico. Parallelamente a queste sue attività si dedica da anni anche alla narrativa e con notevole riscontro di critica e di pubblico. Con i suoi romanzi ha vinto numerosi premi e dalla sua penna è uscito   il malinconico ed intuitivo avvocato Guerrieri, a cui sono affidati casi sempre particolari e ricchi di colpi di scena. Da questa serie di romanzi sono stati ricavati film ed anche una serie tv. Sono affascinanti le descrizioni dei suoi personaggi, che opera partendo da particolari che possono sembrare insignificanti ed anche quelle minuziose di ogni angolo della sua terra. Difatti i suoi romanzi ed i racconti si svolgono sempre a Bari e provincia di cui riesce a trasmettere a pieno, lo posso assicurare, l'essenza dei luoghi, nei colori, profumi ed abitudini.
   
   Non esiste saggezza è un'antologia di dieci racconti, per il quale Carofiglio ha ricevuto nel 2010 il premio letterario Piero Chiara. In tutti i racconti emergono le capacità dell'autore di narrare e contemporaneamente delineare le sfumature psicologiche e l'animo dei personaggi così in profondità da coglierne emozioni e farli apparire persone di una realtà vicina alla quotidianità piuttosto che personaggi. 
  
   La presente citazione è tratta dal primo racconto che dà il titolo all'intera raccolta, titolo che a sua volta è ispirato dal verso di una poesia di Anna Achmatova. 
   A me ha colpito in particolare  la frase

 "le cose non esistono se non abbiamo le parole per chiamarle"

oltre alla riflessione sugli odori. L'odore, questa non-sostanza invisibile e volatile, quasi impercettibile consciamente, fondamentale per la nostra conoscenza ed i nostri comportamenti, così importante per la nostra comunicazione diventa segnale di percezione, di sensazioni e di attrazione, attivatore di memorie che abita perennemente. Eppure gli odori non hanno un nome se non in riferimento a ciò che li emana.
   Carofiglio parla di odore della paura, invece io mi chiedo che odore emana l'amore?
   Se pensiamo all'amore è facile trovare un colore che lo definisca, di solito è il rosso che è un colore caldo e che rappresenta passione, fuoco, vita, il sangue che scorre nelle vene. Se, invece, pensiamo al suo odore, può risultare più imbarazzante. Tuttavia non dovremmo pensare che non esista solo perché non abbiamo le parole per chiamarlo o non ci sovvengono facilmente. Laddove non arriva il dizionario può arrivare la riflessione, la fantasia, l'esperienza emozionale... la poesia. 
   E quindi proviamo a dare un nome all'odore dell'amore, ritrovandoci insieme nel nostro laboratorio di scrittura creativa.  
   E' un odore che sicuramente tu conosci bene anche se non hai mai pensato di dargli un nome. Con quale analogia lo descriveresti? Lo senti come uno di quegli odori che si attacca addosso ai vestiti, uno percepibile anche a chilometri di distanza od uno più soave, così lieve da essere appena percettibile a pochi? E' un odore semplice o un aroma dalla molecola complessa? Lo riconosci? Lo ricordi?