"Quello che mi fa paura è l'intimità, che qualcuno entri nella mia intimità!"
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"- Posso baciarla?
- Buona idea. È imprescindibile!"
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"Quando sono innamorato è come se qualcosa mi bruciasse in corpo."
Jean-Pierre Améris, autore e regista di Emotivi anonimi è lui stesso un timido estremo:
“È stato proprio il cinema a
salvarmi. Per me è stato uno stimolo, un motore per reagire alle mie paure”.
Invece per i due protagonisti del film, Angélique e Jean-René, lo stimolo per superare la loro eccessiva emotività sarà l'amore.
Si tratta di una commedia sentimentale che non ha le pretese di analizzare i risvolti psicologici dei personaggi, ma solo raccontare con delicata soavità ed un pizzico di ironia una romantica favola dal prevedibile happy end.
Invece per i due protagonisti del film, Angélique e Jean-René, lo stimolo per superare la loro eccessiva emotività sarà l'amore.
Si tratta di una commedia sentimentale che non ha le pretese di analizzare i risvolti psicologici dei personaggi, ma solo raccontare con delicata soavità ed un pizzico di ironia una romantica favola dal prevedibile happy end.
L'emotività di Angélique e Jean-René è paralizzante, entrambi sono in terapia, lui da uno psicologo e lei in un gruppo di auto-aiuto dove i partecipanti sono seduti in cerchio e si confrontano e sostengono a vicenda.
Si incontrano casualmente. Lui è il titolare di una fabbrica di cioccolato sull'orlo del fallimento. I suoi cioccolatini non sono più apprezzati dai clienti, che li considerano ormai obsoleti e senza personalità. Lei invece è una cioccolataia geniale, la vera creatrice dei celeberrimi cioccolatini di Mercier, la cui paternità era attribuita ad un lontano eremita. Angélique viene assunta nella piccola azienda di Jean-René per occuparsi delle vendite, ma poi con il suo talento e la sua passione per il cioccolato passerà ad ideare una nuova linea di cioccolatini, la cui produzione scongiurerà il rischio di chiusura della fabbrica.
La comune passione per il cioccolato sarà il loro elisir d'amore, la frequentazione dapprima obbligata poi desiderata li farà uscire dal guscio ed innamorare nonostante i loro modi goffi ed impacciati.
Il cioccolato è per entrambi come una filosofia di vita, da gustare anche per la sua componente di amarezza. Ne apprezzano l'iniziale resistenza seguita dalla capacità di sciogliersi un po' a sorpresa, di concedersi, di riempire e di avvolgere. Nell'assaporarlo provano un sublime piacere che spiegano con parole dalle chiare allusioni sensuali.
La carnalità è accennata e tenera ed al contempo vitale ed irresistibile.
La sessualità è nella stessa storia del cioccolato, che è stato da sempre considerato un alimento capace di ispirare ed eccitare i sensi, anche quando non si era ancora raggiunto il grado di conoscenza biochimica dei suoi componenti che lo ha poi confermato. Per i maya il cacao era il il cibo degli dei ed il re azteco Montezuma usava bere una cioccolata prima di accoppiarsi con una delle sue tante mogli. Anche Casanova ne faceva largo uso sostenendone le qualità di afrodisiaco e D'Annunzio, grande amatore, mangiava cioccolata prima degli incontri erotici con le sue ospiti al Vittoriale.
Il cioccolato, delizia e tentazione, una dolce trasgressione. Quando anche un pezzettino si scioglie in bocca non conquista solo il palato che si illumina, ma è come un abbraccio di beatitudine, una carezza per l'anima, delicata, gratificante, energetica, un'amorosa coccola che sprigiona passione.
Una sensazione di godimento e di benessere.
Qualcosa che arriva fino all'intimità!
Diceva Oscar Wilde: "l'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi".
Il cioccolato ha anche per te un potere afrodisiaco? O quali altri alimenti, bevande, odori aumentano la tua libido?
Che sensazioni ti procura il cioccolato?
Con quali aggettivi lo definisci? Ne sapresti indicare almeno 3?
Si incontrano casualmente. Lui è il titolare di una fabbrica di cioccolato sull'orlo del fallimento. I suoi cioccolatini non sono più apprezzati dai clienti, che li considerano ormai obsoleti e senza personalità. Lei invece è una cioccolataia geniale, la vera creatrice dei celeberrimi cioccolatini di Mercier, la cui paternità era attribuita ad un lontano eremita. Angélique viene assunta nella piccola azienda di Jean-René per occuparsi delle vendite, ma poi con il suo talento e la sua passione per il cioccolato passerà ad ideare una nuova linea di cioccolatini, la cui produzione scongiurerà il rischio di chiusura della fabbrica.
La comune passione per il cioccolato sarà il loro elisir d'amore, la frequentazione dapprima obbligata poi desiderata li farà uscire dal guscio ed innamorare nonostante i loro modi goffi ed impacciati.
Il cioccolato è per entrambi come una filosofia di vita, da gustare anche per la sua componente di amarezza. Ne apprezzano l'iniziale resistenza seguita dalla capacità di sciogliersi un po' a sorpresa, di concedersi, di riempire e di avvolgere. Nell'assaporarlo provano un sublime piacere che spiegano con parole dalle chiare allusioni sensuali.
La carnalità è accennata e tenera ed al contempo vitale ed irresistibile.
La sessualità è nella stessa storia del cioccolato, che è stato da sempre considerato un alimento capace di ispirare ed eccitare i sensi, anche quando non si era ancora raggiunto il grado di conoscenza biochimica dei suoi componenti che lo ha poi confermato. Per i maya il cacao era il il cibo degli dei ed il re azteco Montezuma usava bere una cioccolata prima di accoppiarsi con una delle sue tante mogli. Anche Casanova ne faceva largo uso sostenendone le qualità di afrodisiaco e D'Annunzio, grande amatore, mangiava cioccolata prima degli incontri erotici con le sue ospiti al Vittoriale.
Il cioccolato, delizia e tentazione, una dolce trasgressione. Quando anche un pezzettino si scioglie in bocca non conquista solo il palato che si illumina, ma è come un abbraccio di beatitudine, una carezza per l'anima, delicata, gratificante, energetica, un'amorosa coccola che sprigiona passione.
Una sensazione di godimento e di benessere.
Qualcosa che arriva fino all'intimità!
Diceva Oscar Wilde: "l'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi".
Il cioccolato ha anche per te un potere afrodisiaco? O quali altri alimenti, bevande, odori aumentano la tua libido?
Che sensazioni ti procura il cioccolato?
Con quali aggettivi lo definisci? Ne sapresti indicare almeno 3?
21 commenti:
Non sono un attento osservatore del cioccolato, e neanche consumatore, dunque non so che dirti, forse ...ecco! non mi e capitato di volere fare l”amore mentre mangiavo un cioccolato, ma di mangiare un cioccolato mentre facevo l”amore certe volte forse si!non so perche.
Ciao Rita!
buono il cioccolato! ti carica, ti soddisfa il palato, addolcisce i giorni no, ottimo per svariate ricette culinarie e chi più ne ha più ne metta
Rita, bello il tuo nuovo layout
baci
Arrendevolezza..passione..appagamento..calore..avvolgente..
non conosco il suo potenziale afrodisiaco..ma certo è che scalda l'ambiente...quando assapori un cioccolatino, è come spogliarsi dalle corazze fisico/emotive...arrendevolezza, appunto...
sereno divenire Rita Cara..
un abbraccio..
dandelìon
ciao Rita, grazie per la recensione e le spiegazioni inerenti a questo film, bello, ho gia' avuto modo di vederlo, simpatici i protagonisti, carina la storia, fanno tenerezza, il cioccolato e' un alimento da cui siamo dipendenti, difficile eliminarlo dalla nostra dieta, ci gratifica, consola, contiene anche tante cose utili, l'importante e' non abusarne come in tutto, vendono anche dei quadratini di cioccolato fondente come razione giornaliera, sotto il profilo libido, non ho notato effetti, come in nessun altro alimento decantato, forse lo diventa se uno ci crede e si autosuggestiona, mi da una sensazione piacevole, i ricordi d'infanzia affiorano,lo trovo molto appagante, tante volte paragono il leggere alla sensazione che da il cioccolato, quando si gusta talmente una cosa da farci andare in brodo di giuggiole, wiva il cioccolato,ahaha ciao grazie buona giornata rosa baci
Buon giorno Rita!! Che dire del film? Non l'ho ancora visto e sinceramente non è il mio genere. Del cioccolato? Bhè il cioccolato è la gratificazione, quando ti senti sola ed abbandonata. Il cioccolato è complicità, quando lo mangi a morsetti dalla bocca del tuo amore. Il cioccolato è appagamento, dopo aver fatto l'amore. Un abbraccio Rita.
Il film l'ho visto domenica: non un capolavoro, ma carino, carino, carino, come spesso capita con le delicate commedie Francesi.
Il cioccolato è una delle poche cose su cui mi sia trovato d'accordo con l'apparato militare, che a noi poveracci di leva distribuiva quello fondente e lo faceva rientrare nella bellissima definizione "viveri di CONFORTO".
Più che afrodisiaco, mi pare sprigioni sostanze che fanno star bene il cervello (endorfine, o qualcosa di simile). Il primo aggettivo che mi viene è proprio "libidinoso", ma di una libidine tutta orale-cerebrale. :)
Il film, che hai recensito alla grande, è il mio genere...
Cioccolato?
Sì nutella, la sera per coccolarmi.
Grande Rita!
Carino questo film! da aggiungere alla lista! il cioccolato? mi calma solo i nervi :D
l'unico aggettivo che riesco a trovargli per me è : calmante, tranquillante..
il mio cibo afrodisiaco penso siano le ostriche! lo so sono scontate ma sentire il profumo del mare in quel cibo è inebriante!quasi tutto ciò che è legato al mare, anche l'odore, la salsedine! sono una pesciolina :D non potrebbe essere diversamente!
ciao carissima! arrivo in ritardo con i commenti ma ti leggo! ciaooo
Faccio eco a Gianna...Grande Rita.
I tuoi articoli si leggono in un fiato e si gustano come...il cioccolato.
Bella la storia del film. Molto romantica.
D'accordo con O. Wilde sulla tentazione...
Anche per me il cioccolato è sinonimo di passione e dolce trasgressione.
Ogni tanto mi riservo il piacere di gustare...hmmm...un'intera confezione, senza senso di colpa.
Amo la combinazione cioccolato con fragola.
Cioccolato al peperoncino è il mio preferito in assoluto.
Ciao! Grazie epr essere passata da me!!
originale la presentazione del blog tramite video..il tuo blog mi pare essere qualcosa di davvero interessante...
che il cioccolato sia una afrodisiaco lo penso anche io...ma l'ho sempre più visto come un propulsore di gioia e di energia che da qualche parte deve pur andar liberata...:-)
Ciao,
premesso che non sono assolutamente d'accordo con l'aforisma di Wilde (ti immagini cosa diventerebbe il mondo? Un rinnovato Sodoma e Gomorra...è davvero questo che vogliamo?!?),
non credo neppure nel "potere afrodisiaco" di questo o quell'alimento o bevanda o chissà cos'altro...per me non esiste afrodisiaco migliore dell'amore stesso...
...senza il quale tutto è mera, bassa e alquanto disedificante carnalità fine a sè stessa.
Il cioccolato?
Un alimento gradevole, ottimo per alcune ricette di cucina...ma nulla di più!
Un abbraccio ^_^
M@ddy
(Chiedo scusa, ma per la foga della risposta non ho commentato la tua recensione del film...
...mi ispira, molto..da vedere, grazie!)
M@ddy
Cara Rita sentire certe parole mi viene un sorrisino, innamorarsi è la più bella cosa che può succedere... ecco un motivo per dire che la vita è bella sempre accettando tutto.
Tomaso
Il cioccolato mi fa stare bene!
Lo definirei: dolce, coccoloso, delizioso.
Il film di cui parli è nella mia lista, spero di vederlo presto.
Bellissima la 3a citazione, mi trovo molto d'accordo!
Ciao Rita,
in questi giorni non ho molto tempo da dedicare ad Interbet, ma ho letto ugualmente il tuo post e, come sempre, l'ho trovato scorrevole, esaustivo e stimolante.
Devo dire che il cioccolato sta diventando un argomento di gran moda, è al centro dell'interesse non solo della gente golosa, ma anche di sceneggiatori, registi e produttori cinematografici.
A dire il vero, questo interesse non è campato in aria, ma ha un suo perché. Il cioccolato, così come il cibo in generale, è un elemento importante, più di quanto si possa immaginare. Il cibo, al di là del suo significato nutritivo, può unire e dividere, può essere occasione d'incontro, trasgressione e, naturalmente erotismo. Il cioccolato, com'è noto, è l'alimento afrodisiaco per eccellenza ed è quindi del tutto comprensibile che possa diventare la molla di una passione, come quella sbocciata fra i protagonisti del film.
Per quanto riguarda le tentazioni di cui noi esseri umani siamo spesso "vittime", concordo pienamente con Wilde. Anche io penso che "l'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi".
Naturalmente, è lecito cedere quando la tentazione non induce al male, ma si sostanzia in "trasgressioni umane", di quelle cioé che ci rendono "fragili" di fronte alle bellezze della vita... e non mi riferisco soltanto al cioccolato.
E tu, garbata amica, come la pensi in merito? Hai mai ceduto (oppure cederesti) ad una tentazione?
Un caro saluto.
Amore e cioccolata, bel connubio!!!!
Afrodisiaco? ma noooo, quanto se ne dovrebbe mangiare per l'effetto?
Afrodisiaco sima per il palato, per la gioia della bocca che gode da matti nel sentirlo squagliare.
Adoro il cioccolato amrao e fondente ma non disdegno gli altri.
Ogni tipo ha un gusto che fa la sua parte nella bocca e nella gola e che dire? Evviva la cioccolata!
Recensione ed aforisma corredano il tutto come se avessi appena mangiato una sottilissima sfoglia al nero fondente!
Un bacio appiccicoso di cacao!
Elisena
Ciao Rita tutte queste cose sul ciocolato non le sapevo che sia buono e che ti dia certe senzazioni sono daccordo perchè ne mangio molto,
un caro saluto
Tiziano.
E' un film che a pelle, avendo solo visto il trailer, già mi interessa!
Non sono una gran mangiatrice di cioccolato ;)
Un abbraccio e buona notte!
Miky
E' sempre un'emozione l'amore, un po come una cioccolata calda dal gusto dolce e amaro.
Maurizio
Ricordo di aver letto che tutto è tentazione per chi la teme.
Io non le temo!!!
Saluti Elettra
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